venerdì 18 maggio 2007

Nelle comunità quilombolas, fondate dagli schiavi fuggitivi

In una zona del Brasile lontano dalle tradizionali rotte turistiche, si trovano le cosidette comunità quilombolas. Si trovano nelle regioni brasiliani che vanno dal Minas Gerais, nel centro-ovest, al Maranhão, nel nord-est, e sono quei villaggi che furono fondati tra il '600 e l'800 dagli schiavi africani che fuggivano dalle fazendas dei colonizzatori portoghesi e si rifugiavano in zone impenetrabili, distanti dai 300 ai 900 km dalla costa. Una fuga di massa che raggiunse il suo culmine alla fine del ‘600, quando il quilombo più famoso, Palmares, governato dal nobile africano Zumbi, raggiunse i 29.000 abitanti e un'organizzazione sociale e economica degna dei più avanzati avamposti dei colonizzatori nella nuova terra del Pau Brasil. Oggi, le comunità quilombolas sono, secondo recenti studi, 1.098, sono ancora abitati dai discendenti di quegli stessi schiavi ribelli, e lottano per essere riconosciute dal Governo come piccole enclave afro-brasiliane.

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