sabato 31 marzo 2007

Pedalare intorno al lago Balaton

Il lago Balaton, chiamato anche "Mare Magiaro", è il lago più esteso dell'Europa centrale, le cui rive sono lunghe in tutto 195 km.
Uno dei modi più belli per gustare il paesaggio del lago Balaton è pedalare lungo le sue sponde. E fortunatamente c'è un percorso che permette di visitare entrambe le sponde del Lago, quella settentrionale, ricca di bellezze naturalistiche protette nel Parco Nazionale del Balaton, che si estende da Tihany al lago Kis-Balaton, e quella meridionale, più turistica e ugualmente interessante.
Il percorso dura in tutto 231 km e può essere compiuto tranquillamente in 4-5 giorni. Come punto di partenza e arrivo può essere presa Balatonakarattya. Da lì si arriva agli edifici rossi di arenaria di Perm di Balatonalmadi, stazione balneare che dispone della spiaggia più estesa sulla riva settentrionale.
Si prosegue poi per
Balatonfured, celebre per le sorgenti di acqua acida che da 300 anni curano i cardiopatici e i diabetici. Da ammirare la penisola Tihany, i suoi belvedere e i suoi geysers. Un po' più avanti, a Badacsony, si può degustare il vino squisito dei monaci Pàlos e a Keszthely è imperdibile la visita al bellissimo Castello Festetics. Dietro prenotazione, le Ferrovie Ungheresi riservano vagoni per comitive di cicloturisti.

venerdì 30 marzo 2007

In bici nei parchi di Fertod e Orseg

Lungo il confine con l'Austria è stata costruita una lunga pista ciclabile dopo la caduta della "cortina di ferro", che è ben segnalata e offre lungo il percorso ottimi servizi ai cicloturisti.
Il percorso è adatto a mountain biker e ciclisti tradizionali, è lungo 292 km e inizia lungo la costa del lago Fertod, dentro al Parco Nazionale di Fertod. Sul percorso si può visitare la città d'arte Sopron e il Castello Esterhazy a Ferto, la "Versailles ungherese". Si passa poi da Buk, dove è possibile fermarsi presso le famose terme o giocare a golf nel campo a 18 buche di recente inaugurazione. Nell'attraversare la regione di Koszeg, si segue un percorso ai piedi delle colline, segnalato e non impegnativo.
Si passa poi sull'altopiano di Vas dove ci sono strade poco trafficate, eccetto a Szombathely e Jak. Il tratto finale dell'itinerario attraversa la regione dell'Orseg, caratterizzata da un clima subalpino e da piogge copiose. Gli abitanti vi costruirono in passato gruppi di 5-10 case sulle colline, ben difendibili, sui cosiddetti szer. I 18 villaggi conservano tuttora la forma delle abitazioni costruite all'epoca della conquista della patria. Il centro della regione è Oriszentpeter. Da non perdere il parco protetto di Orseg.

giovedì 29 marzo 2007

Tra i gauchos del barrio Mataderos

Per incontrare i tradizionali gauchos argentini basta andare nel quartiere di Mataderos di Buenos Aires, dove ogni domenica si organizza la Fiera, una festa tradizionale nella quale rivive l’intera tradizione del campo argentino in tutto il suo splendore. Durante la Fiera tutto il quartiere diventa un'unica grande estancia, la tradizionale fattoria della Pampas, dove gli abitanti del barrio mangiano, cantano e ballano nei loro vestiti tradizionali la chacarera, la danza folkloristica della campagna argentina.
Il piatto tipico della festa sono gli asados, un misto di carni arrostite su braci giganti realizzate con vecchie reti di materasso usate a mo' di griglia, ma non mancano il locro (minestra di zucca e mais) e le empanadas.
Il momento più importante della Fiera sono le competizioni equestri, in cui i cavalli dei gauchos vengono lanciati a tutta velocità fra le vie asfaltate e le macchine parcheggiate del quartiere per andare a rubare con uno stiletto un anello appeso a un palo.


mercoledì 28 marzo 2007

Sulle Ande argentine in mezzo alla comunità Huarpe

Sono numerose le popolazioni indigene precolombiane ancora presenti in Argentina, e uno dei viaggi più belli che si possa fare in questo paese è sicuramente un tour alla scoperta di tutte queste comunità, per avvicinarsi a loro con spirito aperto per un confronto costruttivo.
Una di queste è la comunità Huarpe di Guaytamari, a circa 11 km dalla cittadella di Uspallata.
Da anni questa comunità, schiavizzata dai gesuiti per lavorare nelle miniere locali e fondere i metalli, lotta per recuperare le terre, in tutto 740 ettari, che gli furono tolte in passato dalla burocrazia e dalla corruzione. Anche se cacciati dalle loro terre, gli Huarpe cercano di mantenere le proprie usanze e la propria cultura, soprattutto attraverso la loro trasmissione ai bambini. Per questo per esempio gli Huarpe non insegnano ai propri bambini a leggere e scrivere parole cui non corrispondono cose concrete che i bambini possono vedere, perché la parola per loro è la descrizione di un oggetto visibile e palpabile.
Inoltre da anni gli Huarpe custodiscono siti archeologici importanti, come il Cerro Tundunqueral, a testimonianza delle culture pre-incaiche e della loro dolorosa storia, e, per i turisti che vanno lì per conoscerli meglio, offrono alloggio e servizio di ristorante, prodotti di artigianato, corsi di ceramica e una narrazione dettagliata delle loro tradizioni e origini.

martedì 27 marzo 2007

La Peninsula Valdés, il meglio della fauna marina

Può essere sufficiente un giorno per visitare la Riserva Naturale della Peninsula Valdés che, situata nel nord della Patagonia, nella regione del Chubut, ha una superficie di 400.000 ettari e include Punta Norte, Punta Delgada, Punta Piramidi, Caleta Valdès, l' isola deLos Pajaros e l' istmo Ameghino. Proprio da questo istmo sottilissimo la Penisola è collegata alla terraferma, presentandosi come un molo frangiflutti nelle fredde acque dell’ Oceano Atlantico, che va a creare due golfi protetti, San Josè a nord e Nuevo a sud.
La Peninsula Valdés è un'ecosistema unico al mondo, offrendo ai visitatori una delle più incredibili concentrazioni di specie di mammiferi marini e di uccelli.
Qui si possono avvistare le balene franche australi, che vengono qui a riprodursi nell'inverno australe, gli elefanti marini, i lupi marini e i pinguini di Magellano, che hanno in Caleta Valdès e Punta Tombo la loro più imponente colonia al mondo.

Lungo le coste si possono ammirare vere e proprie piattaforme di conchiglie fossilizzate decine di milioni di anni fa, mentre all’ interno le dune di sabbia nascondono reperti archeologici che raccontano la vita degli indios Tehuelce, abitanti originari di questa zona.


Il ghiacciao Perito Moreno, spettacolo imperdibile

Per gli appassionati di montagna è sicuramente uno spettacolo imperdibile quello del Glaciar Perito Moreno, che è situato all'interno del Parque Nacional Los Glaciares.
Questo ghiacciao si estende per 5 km ed ha delle pareti di ghiaccio che cadono a strapiombo sul lago per oltre 60 metri. Il ghiacciao è fatto di grossi blocchi di ghiaccio di diversa misura in continuo movimento e che ogni tanto cadono nelle acque del Lago Argentino provocando un rumore assordante e delle onde immpressionati sulla superficie del lago. Oltre che ammirare queste cadute dei blocchi di ghiaccio, è anche possibile percorrerlo a piedi facendo molta attenzione e con l'aiuto di guide esperte.
Inoltre è anche possibile attraversare con una barca il Lago Argentino dal Glaciar Perito Moreno fino all'altro grande ghiacciao della zona, El Upsala.
All'interno del parco, a circa 80 km da El Calafate, è possibile visitare anche altri ghiacciai vicini e fare altre escursioni molto affascinanti.

Il cammino dei 7 laghi in Patagonia

Il cosidetto Cammino dei 7 laghi è un'avvincente passeggiata che parte da San Martin de los Andes, e può arrivare o a Villa La Angostura, sita in mezzo ai laghi del Parque Nacional Nahuel Huapi, o a San Carlos de Bariloche, nella provincia del Rio Negro.
Il sentiero permette di incontrare laghi di singolare bellezza con acqua trasparente dai colori eccezionali, dove è anche possibile praticare la pesca sportiva.
Nelle estremità di questo cammino, le 3 città sopra menzionate sono tutte molto ben attrezzate per il turismo, sia estivo che invernale, e permettono di passare giorni intensi in mezzo alle montagne argentine, dedicandosi al trekking, alle gite a cavallo e ad altri sport da fare immersi nella natura.

lunedì 26 marzo 2007

Nella foresta amazzonica peruviana

Una delle aree più interessanti del Perù è la zona sudorientale, immersa nella foresta amazzonica. Qui si trova il Parco Nazionale del Manu, creato nel 1973 sia per conservare gli esemplari della diversità biologica della flora e della fauna della regione sia per sviluppare programmi antropologici in relazione alle comunità insediate nell'area.
Nel parco del Manu vi sono più di 800 specie di uccelli e 200 mammiferi, più di 120 specie di pesci e i rettili sono anch'essi abbondanti e vari, come gli insetti ed altri invertebrati che superano il milione di specie.
Visitando il parco è possibile osservare uccelli rari e molto difficile da trovare in altri posti della foresta tra questi l'Aquila arpia (Harpia harpyja), il Jabirú (Jabiru mycteria) e l'Espátula rosa (Ajaia ajaja). Sulle rive dei fiumi, sui rami degli alberi, si trova il Papero sacha (Cairina moschata), antenato selvatico del Papero creolo. Inoltre esistono specie di fauna selvatica come l'Oca selvatica o Oca del Orinoca (Neochen jubata), il Galletto delle rocce (Rupicola peruviana), la Scimmia choro comune (Lagothrix lagotricha), il Maquisapa nero (Ateles paniscus), il leone di fiume (Pteronura brasiliensis), il Giaguaro (Panthera onça), il Tigrillo (Leopardus pardalis), l'Orso con gli occhiali (Tremarctos ornatus) e la Taruca (Hippocamelus antisensis).
Anche la flora non è da meno con la presenza in particolare di alcuni alberi caratteristici, come il Cetico (Cecropia sp.) e la Topa (Ochroma sp).
Nella zona del parco vivono oltre 30 comunità contadine che utilizzano il quechua come lingua materna. Ci sono anche popolazioni amazzoniche indigene che appartengono a differenti gruppi linguistici che hanno occupato la zona da tempi immemori, come le etnie Matsiguenka, Amahuaca, Yine, Amarakaeri, Huachipaire, Mashco Piros e Nahua. Inoltre esistono resti archeologici non ancora studiati, così come altri molto conosciuti, come i graffiti di Pusharo, nella regione del fiume Palotoa, e le Rovine di Mameria.
Per organizzare una visita nel parco, si consiglia questo sito.

A Oaxaca, la città degli autoctoni

Secondo molti, Oaxaca, la capitale dell'omonimo stato nel sud-est del Messico, è la città messicana con la più alta concentrazione di popolazioni native di questo paese.
Gli Amuzgo, i Cuicatecos, i Chatitos, i Chinantecos, gli Ixcatecos, i Mazatecos, i Mixtecos, gli Zapotecos e gli Zoques, sono solo alcuni dei gruppi etnici presenti in questa città. La zona è stata sempre molto abitata grazie al suo clima temperato e mite, mentre la città di Oaxaca è stata fondata nel 1529 sulle rovine di un insediamento di origini precolombiane chiamato Huaxyacac. Essa si trova a 1.500 metri sopra il livello del mare e da lì si può partire sia per fare escursioni culturali in mezzo ai villaggi tipici dei Mazatecos, sia per andare a fare un po' di mare sulle spiagge di Puerto Escondido, Puerto Angel e Huatulco.

In treno tra le guglie di Barrancas del Cobre

Per chi è alla scoperta di avventure inedite in Messico, è consigliabile il viaggio in treno da Chihuahua fino all'Oceano Pacifico, che passa attraverso il meraviglioso paesaggio di Barrancas del Cobre. Si percorrono con questo treno 10 ore di viaggio tra laghi, cascate e canyons, le cui depressioni sono più profonde di quelle del Colorado, e si possono ammirare le guglie di questa zona montuosa, frutto di esplosioni vulcaniche avvenute circa 30 milioni di anni fa.
Guardando l'aspetto selvaggio della natura che si dispiega fuori dai finestrini del treno, è strano pensare che quelle terre furono, nell'epoca preispanica, abitate da più di cento popoli autoctoni, di cui oggi rimangono solo pochi discendenti dei Tarahumaras, dei Tepehuaes, dei Pimas e dei Guarijios.
I Tarahumaras, sicuramente il popolo nativo più numeroso presente nella zona, sono anche chiamati Raramuris, che significa Uomini dai piedi veloci, data la loro velocità nella corsa. Questa gente vive in località sperdute in mezzo alla natura ma non è impossibile incontrarli nelle città dove ogni tanto si recano per vendere i loro manufatti.
Per maggiori informazioni sul tour in treno potete visitare questo sito.

Palenque, un tuffo nella civiltà maya

E' uno dei siti più interessanti dove poter visitare i resti e le rovine delle civiltà maya, dista 1.081 km da Città del Messico e 284 km da Tuxtla Gutiérrez, la capitale del Chiapas.
Palenque è il suo nome attuale, ma in realtà sembra che il suo nome originario fosse Otulum, che significa sito fortificato. Il nome Palenque glielo diedero gli spagnoli, che con lo stesso nome chiamarono anche il villaggio costruito a 7 km di distanza da Fra Pedro Lorenzo de la Nada nel 1567. Otulum aveva raggiunto il culmine del suo splendore tra il 600 e il 900 d.c. e oggi purtroppo se ne conserva solo una decima parte di quello che era originariamente.
Due edifici maya particolarmente interessanti sono il Templo de las Inscripciones, un edificio piramidale sulle cui mura sono scolpiti geroglifici maya, e il Palacio, la costruzione maya più grande di tutto il complesso di rovine.
In mezzo a questa terra di un verde rigogliosissimo a causa dell'umidità perenne del clima (piove quasi sempre), sorgono altri due impattanti edifici maya poco distanti da Palenque e che vale la pena di visitare, Yaxchilán y Bonampak.

Le balene di Samanà

La penisola di Samanà è sicuramente una delle regioni più belle e più piacevoli della Repubblica dominicana. Oltre alle spiagge, ai resort lungo la costa e alla scatenata vita notturna, vi sono anche delle attrazioni meno conosciute, ma sicuramente interessanti per chi vuole visitare a 360° tutta la penisola. Tra queste le balene che ogni anno, da metà gennaio a metà marzo, arrivano dai mari artici per svernare nella baia di Samanà. Dal porto di Samanà ogni giorno partono i battelli per andare ad avvistare le balene, ed il luogo dove è più facile incontrarle è una zona di mare denominata Banco de la Plata.
Le balene che si possono ammirare a Samanà sono delle megattere, distinguibili dalla particolare pinna dorsale che appare come una specie di grande gobba. Queste megattere possono arrivare fino a 20 metri di lunghezza e alla nascita possono pesare addirittura 2 tonnellate.

sabato 24 marzo 2007

Nell'utopia di New Harmony

New Harmony, in Indiana, è stata la sede di due grandi comunità utopiche. La prima fu Harmonie on the Wabash e fu fondata nel 1914 dall'Harmony Society, un gruppo di separatisti che si staccarono dalla chiesa luterana tedesca con un credo in cui si intrecciavano l'etica protestante del lavoro e la regola benedettina ora et labora, mentre la seconda fu la comunità del filosofo utopista Robert Owen, che comprò la città nel 1924.
Si tratta di una piccola cittadina di circa 1.000 abitanti, ma ricca di insediamenti di interesse storico. Vi sono 32 palazzi tipici del diciannovesimo secolo, un museo, una biblioteca, una galleria d'arte e un teatro, ma forse l'edificio più interessante è il The Atheneum, con il suo Conference Center, un esempio avanzato di architettura contemporanea all'interno di un contesto ottocentesco e rurale. E' proprio da questo edificio che partono i tour guidati della città che accompagnano i turisti in un viaggio di scoperta della storia della comunità di New Harmony. In questa cittadina si respira l'energia creativa che ha caratterizzato questo luogo per più di 180 anni, e per questo ha spesso accolto scienziati e pensatori.

venerdì 23 marzo 2007

JetSet, raffinata discoteca di Santo Domingo

Per chi ha la fortuna di suggiornare a Santo Domingo, consiglio di non farsi sfuggire l'occasione di passare una serata in quella che è forse la discoteca più raffinata ed elegante di Santo Domingo, il JetSet, situata in Avenida Independencia 225.
La discoteca arriva a contenere fino a 600 persone, ha due piste da ballo con maxischermi su cui poter vedere le esibizioni degli artisti che si ascoltano in discoteca. Si balla ovviamente salsa, merengue e bachata, e la scelta della musica è di primissima qualità; qui si sono esibiti alcuni grandissimi artisti latinoamericani come Oscar de León, Víctor Manuel, José Alberto (El Canario), Gilberto Santa Rosa, Fernando Villalona y El Conjunto Quisqueya.
Un altro aspetto molto importante di questa discoteca è che è un luogo sicuro, senza fumo, con un pubblico raffinato ma nello stesso semplice. Il venerdi e il sabato dalle 9 a mezzanotte le consumazioni costano la metà, mentre il lunedi è il giorno dedicato ai concerti live.
Sul sito della discoteca è possibile comunque trovare il calendario aggiornato delle serate.

Low cost in Ungheria

Anche l'Ungheria ha una sua compagnia low cost che si chiama Wizz Air, e sull'Italia ha rotte su Milano e Roma. Questo l'elenco completo degli aereoporti da cui e per cui vola Wizz Air:
Arad-Aeroport International Arad, Atene-Eleftherios Venizelos, Barcellona-El Prat, Belfast-Belfast International, Bourgas, Bournemouth-Bournemouth-International, Bruxelles-Charleroi, Bucarest-Beneasa, Budapest-Ferihegy, Colonia-Koeln-Bonn, Corfu-Ioannis Kapodistrias, Cork, Coventry-Baginton, Dortmund, Durham-Durham Tees Valley, Eindhoven-Welschap, Francoforte-Frankfurt Hahn, Gdansk-Rebiechowo, Girona-Costa Brava, Glasgow-Prestwick, Goteborg-Gothenburg City, Grenoble-Isere Aeroport, Heraklion, Katovice-Pyrzowice, Liverpool-John Lennon, Londra-Luton, Lubecca-Lubeck-Blankensee, Lubiana-Brnik, Malmo-Sturup, Milano-Orio Al Serio, Oslo-Sandefjord-Torp, Palma di Maiorca-Palma Mallorca, Parigi-Beauvais Tille, Poznan-Lawica, Rodi-Paradisi, Roma-Ciampino, Sheffield-Sheffield-Doncaster, Sofia-Sofia International, Spalato-Split, Stoccolma-Skavsta, Tirqu Mures, Varsavia-Frederic Chopin, Wroclaw-Copernicus, Zagabria-Pleso.

Low cost in Polonia

In Polonia esiste una compagnia aerea low cost che si chiama Centralwings.
Questa compagnia polacca ha rotte sui seguenti aereporti:
Bologna-Guglielmo Marconi, Catania-Fontanarossa, Chania-Souda, Colonia-Koeln-Bonn, Corfu-Ioannis Kapodistrias, Cork, Cracovia-Paul II Balice International, Dublino-Dublin International, Dusseldorf-Niederrhein, Edimburgo, Faro, Gdansk-Rebiechowo, Girona-Costa Brava, Grenoble-Isere Aeroport, Hannover, Heraklion, Katowice-Pyrzowice, Kavala-Kavala International, Kiev-Borispol, Kos-Kos Island International, La Valletta-Malta International, Lamezia Terme, Larnaca, Leeds-Leeds Bradford, Lille, Lisbona, Lodz-Lodz Lublinek, Londra-Gatwick, Londra-Stansted, Malaga, Milano-Malpensa, New York-JFK, Norimberga, Palermo-Punta Raisi, Palma di Maiorca, Parigi-Beauvais-Tille, Poznan-Lawica, Praga-Ruzyne, Rodi-Paradisi, Roma-Ciampino, Salonicco-Macedonia International, Salt Lake City-Salt Lake City Intl, Shannon, Szczecin-Goleniow, Tenerife-Tenerife Sur Reina Sofia, Varsavia-Frederic Chopin, Wroclaw-Copernicus.

Le terme di Budapest

Le terme sono sicuramente uno dei luoghi più tipici e più tradizionali della città di Budapest.
Tra le più belle e più consigliabili vi sono il bagno termale di Gellèrt, il Kiràli e il Lukacs.
Il primo si trova in Kelenhegyi ut 2-6 ed è, per eleganza e stile, uno dei simboli della città ungherese. In questo bagno si trovano sorgenti curative scoperte ben 2.000 anni fa, mentre l'attuale edificio fu costruito durante la prima guerra mondiale. All'interno è previsto anche un servizio medico, svolto dai medici e dal personale sanitario dell'ospedale che funziona all'interno dello stesso edificio.
Il secondo, che si trova in Fo ut 84, é sicuramente uno dei bagni più affascinanti, dal momento che ha conservato l'architettura e l'atmosfera dell'epoca turca, e usufruisce dell'acqua delle sorgenti del bagno Lukacs, in Frankel Leo ut 25-29, un altro bagno termale costruito in Budapest nella seconda metà del XIX secolo. All'interno del Lukacs, dove funziona anche un reparto ospedaliero diurno, sono a disposizione, oltre a tutti i metodi della balneoterapia, anche tutte le altre forme di fisioterapia.

Le discoteche di Budapest

Per chi la sera si vuole divertire durante il suo viaggio a Budapest, v'è solo l'imbarazzo della scelta sulle discoteche e i locali dove si può passare una bella serata. Tra le tante, ve ne sono due dove conviene fare una puntatina.
Una è il Kamaleon, che è situato al 4° piano dell'imponente centro commerciale di Buda, il Mammut (Lovoház Utca 2-6), che propone una festa diversa ogni sera. Il venerdì ci si può scatenare con la salsa durante la serata latinoamericana La noche cubana, mentre il lunedì è dedicato alle band locali che si esibiscono dal vivo. Il venerdi e il sabato il locale rimane aperto fino alle 3, mentre tutti gli altri giorni chiude a mezzanotte.
Il secondo locale indicato è il discobar Szoda (Wesselényi utca 18 a Pest), che è su 2 piani; nel piano superiore c'è un'atmosfera più tranquilla per parlare, bere un drink e conoscere altra gente, mentre nel piano inferiore c'è una pista da ballo, dove solitamente ci si scatena dopo mezzanotte.

giovedì 22 marzo 2007

A Zaña un museo per ricordare la schiavitù

Il distretto peruviano di Zaña ospita un'importante comunità afroperuviana. Per questo è stato scelto come sede per il Museo Afroperuano, allestito come luogo per ricordare la schiavitù degli africani portati in questa terra e per difendere e perpetuare la cultura degli afrodiscendenti.
Il museo possiede 6 sale che mostrano immagini, utensili e strumenti che raccontano il dramma vissuto dagli schiavi. In particolare la Sala dei Castighi e delle Torture conserva nelle sue pareti le prove dei castighi inumani che molti vorrebbero dimenticare e che il museo lotta per conservare.
Purtroppo non poche autorità del posto ammettono che anche dopo la schiavitù, i maltrattamenti alla comunità afroperuana sono proseguiti. Per questo è importante questo museo, per difendere e tutelare la cultura dei discendenti degli schiavi africani, perché possano un giorno essere veramente, totalmente liberi.

La più spettacolare traversata delle Ande in treno

Si chiama Treno delle nuvole e percorre la cordigliera andina dall'Argentina al Cile per più di 200 km, partendo dalla città di Salta a 1.187 mt sul livello del mare, raggiungendo la massima altitudine sul viadotto della Polvorilla a 4.220 mt sul livello del mare, giungendo fino a Socompa nel nordest argentino, e proseguendo sino al porto cileno di Antofagasta sull'Oceano Pacifico. Sul percorso vi sono 1.400 curve, 13 viadotti, 31 ponti e 21 tunnel.
Le partenze sono previste per le 7:05 del mattino con ritorno alle 22:00 , per una durata complessiva di 15 ore. Il treno è formato da un numero variabile di carrozze da 7 a10, include una carrozza ristorante e una carrozza bar.

Salta, la storia sulle Ande

Sulla cordigliera andina esiste una zona, la provincia di Salta, dove è possibile rituffarsi all'indietro lungo tutta la storia dell'Argentina. Infatti nelle sue rovine, nei suoi edifici e nelle sue chiese, questa regione parla della storia fatta da tutte le popolazioni che la abitarono. I primi a insediare questa zona furono i popoli originari, che dal 900 al 1450 svilupparono l'urbanesimo, l'agricoltura intensiva ed la metallurgia.
Fu poi la volta dell'Impero Incaico, che dominò questa regione dal 1463 al 1471 : testimoni di questa permanenza sul suolo della provincia di Salta i 23 mila Km di Caminos del Inca, le rovine de Incahuasi o quelle di Payogasta. Infine arrivarono gli spagnoli.
Nel nord di Salta alcuni popoli originari (coyas, chorotes, wichis e guaranies, ancora oggi lottano per difendere i loro territori e il loro diritto al possesso della terra.

Le cascate di Iguazù

Sono una delle più affascinanti meraviglie del Sudamerica e si estendono sia sul territorio argentino che su quello brasiliano. Sono le cascate di Iguazù, risultato di un lento lavorìo che l'acqua della regione ha compiuto nei secoli, formando, a causa della diversa resistenza all'erosione dello strato di basalto sottostante, dei gradini e dei salti che fanno si che il fiume, che per tutto il corso è largo in media 4 km, per un tratto di circa 100 metri si restringe, formando successivamente un semicerchio dal quale precipitano le cascate.
Sono 275 cascate che precipitano da 72 metri di dislivello, imponenti non solo per l'altezza dalla quale le acque precipitano (le cascate del Nigara per esempio possono vantare solo 47 metri di dislivello), ma soprattutto per la quantità d'acqua che scorre impetuosa : 6500 metri cubi al secondo nella stagione delle piogge.
Su questo sito è possibile organizzarsi per una spedizione a Iguazù.

Cuyo, tra vino e montagne

Tra le regioni andine più affascinanti dell'Argentina c'è sicuramente Cuyo, che in lingua indigena significa "paese dei deserti". Qui si trovano le montagne più alte e più aspre delle Ande Centrali, come il cerro Aconcagua, che con i suoi 6.959 metri è il monte più alto dell'emisfero occidentale, qui si trovano gli imponenti vulcani innevati, qui si possono percorrere le grandi distese che vanno dalle cime andine alla precordigliera fino alla steppa pianeggiante.
Le principali città da visitare in questa regione sono Mendoza, San Juan e San Rafaël. Dalla prima di queste si può partire per le escursioni che arrivano ai piedi dell'Aconcagua e per le gite al Puente Inca, sull'antica strada per Cuzco in Perù. Invece nella vicina S. Juan partono le escursioni per il Parco Naturale Ischigualasto-Talampaya, la cosidetta Valle della Luna, uno dei giacimenti paleontologici più importanti al mondo cosi chiamato per la sorprendente forma e colore delle sue formazioni rocciose modellate dall'ersione dei venti. Questa regione è anche la zona vinicola per eccellenza dell'Argentina, e quindi non si può venire via senza aver degustato il "nettare" del posto.

I musei di Odessa

Odessa, porto navale dell'Ucraina meridionale, merita sicuramente una visita soprattutto per i suoi musei, la maggior parte dei quali sorgono nel centro della città.
Uno dei più interessanti è il Museo Archeologico, che risale al 1875 e ospita interessanti manufatti artigianali delle antiche civiltà del Mar Nero, tra cui un'affascinante collezione di gioielli e monete. Sull'altro lato della strada c'è il Museo di Storia Marittima, che conserva testimonianze della storia delle costruzioni navali e della navigazione. Poco distante sorgono il Museo della Letteratura e il Teatro dell'Opera e del Balletto, che risale agli anni compresi tra il 1880 e il 1890 e fu progettato da un gruppo di architetti viennesi che gli hanno conferito un aspetto barocco con un tocco di arte rinascimentale.
Usciti dai musei, è consigliata una passeggiata lungo i viali alberati del centro in mezzo che può sfociare al Pasazh, un centro commerciale costruito alla fine del XIX secolo, abbondantemente decorato da sculture barocche ricche di orpelli.
Da non perdere infine, uno dei luoghi più famosi di Odessa, la scalinata immortalata nel film di Eisenstein del 1925, La corazzata Potëmkin.

mercoledì 21 marzo 2007

Abisko, il parco delle meraviglie

E' situato a nord della Svezia ed è considerato uno dei parchi più belli al mondo. E' il parco nazionale di Abisko, un ambiente affascinante dove perdersi in una natura incontaminata.
V'è la possibilità di alloggiare all'interno della stazione montana situata appena sopra il lago Tornetrask, nella lapponia svedese, che è stata ristrutturata di recente e ospita al suo interno anche un bar e un ristorante con vista sul lago.
Il parco merita sia d'estate che d'inverno. D'estate è possibile assistere allo spettacolo del sole di mezzanotte, poiché la stazione montana è situata a 250 km a nord del circolo polare artico e il sole non tramonta mai per due mesi. Si possono fare innumerevoli escursioni, in modo particolare lungo i 440 km del Kungsleden, il "sentiero del re", uno dei più famosi di tutta la Svezia, che attraversa alcuni degli scorci più spettacolari del Paese.
Vicino ai sentieri è possibile piantare la tenda ovunque, ma lungo il Kungsleden vi sono piccoli rifugi con e senza servizio in cui è possibile pernottare, quindi non è necessario portare tenda e attrezzature.
In inverno invece nel parco Abisko è possibile fare escursioni su slitte trainate da cani husky, sci fuoripista, telemark e scalate sul ghiaccio. Anche i principianti possono affrontare la scalata di una cascata ghiacciata di 10 metri dopo soltanto un giorno di addestramento. Inoltre, durante il buio inverno è possibile ammirare l’Aurora Boreale.
Insomma, il parco Abisko è una fonte di esperienze indimenticabili cui poter attingere in ogni momento.

martedì 20 marzo 2007

L'attraversata mozzafiato del fiume Dunajec

Una delle esperienze più avventurose che si possano vivere in Polonia è la gita in zattera sul fiume Dunajec, che scorre fra le pittoresche gole dei monti Pieniny, noti per i loro slanciati picchi calcarei con bianche pareti verticali al di sopra di pendii rigogliosi. La gita parte da Strornowce Wylnie, dura circa 2 ore e avviene su una zattera tradizionale, che corre veloce fra ripidi pendii. La traversata, che può essere pericolosa quando il fiume è in piena, in realtà non presenta motivi di pericolo perché le guide delle zattere sono talmente esperte che sono capaci di affrontare qualsiasi condizione delle acque del fiume.
Il fiume Dunajec può essere percorso anche in kayak, ma per affrontare la traversata bisogna avere molta esperienza. Le spedizioni in kayak vengono organizzate ogni anno dall'agenzia PTTK e hanno una tradizione di oltre mezzo secolo, e anche Karol Wojtyla nel 1953 partecipò a una delle sue prime edizioni.

lunedì 19 marzo 2007

Alca, un angolo di storia nel sud del Perù

Per chi vuole fare un tuffo nel passato incas del Perù, si consiglia di raggiungere Alca, nella provincia de La Uniòn-Cotahuasi, alla fine del Canon di Cotahuasi.
Per arrivarci bisogna raggiungere Cuquibamba e da lì fare altri 200 km di strada sterrata in mezzo a scenari inimmaginabili, come quello dei maestosi ghiacciai Solimana e Coropuna, quest'ultimo il terzo ghiacciao più alto e al tempo stesso il vulcano di maggiori dimensioni del Perù.
Alca è un villaggio formato da cinque borgate: Ticnay, Llumasca, Cahuana, Huyllacc e Allahuasi. Passeggiando a piedi in mezzo ai suoi impressionanti andenes, è impossibile non andare con la fantasia al suo passato inca e poi camminare per le sue strade di pietra per sentire che l’epoca della colonia e dell’era repubblicana sono dietro l’angolo. Gli oscuri cappelli di panno entrano ed escono dalle case con tetti di paglia che si combinano con le piantagioni di patate, mais, fave, racacha, tarwi e olluco negli estesi e sorprendenti andenes preispanici.
Tre passioni tipiche della gente del posto sono le corride di tori, i combattimenti dei galli e le corse di cavalli. Su questo sito è possibile trovare ulteriori informazioni per visitare Alca.

sabato 17 marzo 2007

Città del Messico, la metropoli del mondo

Con i suoi 20 milioni di abitanti è una delle città più grandi al mondo. Città del Messico ha diverse attrazioni che richiedono solitamente più di un giorno di visita. Per visitare la città si può partire dallo Zocalo, nome con cui i messicani chiamano la Plaza de la Constitucion, il cuore centrale della città. Nella piazza da visitare sono il Palazzo Nazionale, in cui risiedono gli uffici del presidente, la Campana di Dolores, il Tempio Mayor, la cui origine risale al periodo azteco, e la Catedral Metropolitana.
Prendendo dalla piazza l'Avenida Madero si giunge all’Alameda Central, il principale parco della città, molto frequentato, dove si trovano il Palazzo delle Belle Arti e la Torre Latinoamericana. Non lontano dal parco si trova la Piazza della Repubblica, con il Monumento alla Rivoluzione. Dall’Alameda inoltre parte il Paseo de la Reforma, la principale arteria di Città del Messico, in cui si trovano interessanti edifici e che conduce alla Zona Rosa, dove si trovano i negozi e i locali più esclusivi.
Altri punti d'interesse di Città del Messico sono Calle Moneda e l’Avenida Insurjentes, due importanti zone commerciali, mentre per gli appassionati sportivi non si può evitare di andare a visitare l’Azteca, uno degli impianti sportivi più belli del mondo, che in passato ospitò due finali mondiali e la mitica Italia-Germania 4-3 del 1970. Su questo sito è possibile scegliere l'hotel che si preferisce per pernottare nella città.

venerdì 16 marzo 2007

La Beverly Hills di Casablanca

Casablanca è la città più grande del Marocco, e, pur non essendo certo tra le città più affascinanti del paese, ha dei punti di interesse da non perdere.
Uno di questi è il quartiere ricco della città, situato lungo la costa in una zona collinosa e straboccante di natura rigogliosa. Per raggiungerla ci si può portare con un taxi sulla costa all'altezza della grande moschea dedicata al defunto sovrano Hassan II, girare a sinistra e percorrere il litorale fino a che si arriva a un grosso mc'donald che da sulla spiaggia.
Appena dopo a sinistra si entra in questo quartiere di lusso con ville bellissime e recintate, strade perfettamente asfaltate, club di golf e prati di un verde brillante. E' il quartiere dove vivono i ricchi di Casablanca, e probabilmente i nuovi signori del lusso di tutto il Marocco.
Fa riflettere il contrasto tra questa zona della città e gli altri quartieri, sia della città vecchia che della città più moderna, in cui gli abitanti devono vivere in condizioni di sporcizia, infrastrutture precarie e livello di sicurezza abbastanza basso.

Isfahan, città imperdibile dell'Iran

Isfahan significa "Metà del mondo", ed è una delle città più belle dell'Iran. In questa metropoli con 1 milione e mezzo di abitanti si concentrano più di 1.000 anni di architettura persiana e i maggiori capolavori di arte persiana post-islamica.
Il modo più semplice per raggiungere Isfahan è il pullman, che da Teheran richiede 8 ore di viaggio, ma è possibile anche spostarsi con un aereo interno.
Il centro della città è costituito dalla famosa Meidun, la piazza centrale, e dalle sue moschee e palazzi. Da non perdere la Moschea del Venerdi, il Palazzo delle Quaranta Colonne e il bazar.
Altri due luoghi della città che non conviene dimenticare sono gli incredibili minareti oscillanti, che si trovano a nord-ovest della città, e il quartiere armeno di Nuova Julfa, nel quale visitare la Cattedrale di Vank.

mercoledì 14 marzo 2007

L'isola di Bohol nelle Filippine

L'isola di Bohol è una delle 7.000 isole che compongono l'arcipelago delle Filippine.
Nonostante le sue innumerevoli attrazioni, quest'isola fortunatamente non è ancora turisticamente "troppo" frequentata, e cosi è possibile apprezzare in pace le sue insenature pittoresche, le sue spiagge bianchissime, e anche i suoi interessanti monumenti storici: qui per esempio si trova la più antica chiesa delle Filippine, la cattedrale dell'Immacolata Concezione nella cittadina di Baclayon, fondata dai Gesuiti nel 1595.
Una bellezza di Bohol da non perdere sono le Chocolate Hills, le Colline di cioccolato, centinaia di colline di origine corallina che d'estate sono marrone scuro, ma che cambiano colore con l'avvicendarsi delle stagioni.
Inoltre nel tratto di mare tra Bohol e Panglao è possibile fare delle immersioni appassionanti in parete, lungo la barriera corallina che cinge completamente le isole.
Gorgonie, coralli molli, enormi spugne a barile e, ancora, cavallucci pigmei, mudibranchi e frogfish: sono tra i protagonisti di uno dei fondali più ricchi e intatti al mondo. Su questo sito è possibile trovare una sistemazione nell'isola.

martedì 13 marzo 2007

Le discoteche e i locali de L'Havana

Per chi ha la fortuna di passare una o più serate a l'Havana a Cuba, questi alcuni consigli per divertirsi e per gustare al meglio le proprie notti cubane.
Da non perdere al primo posto la Bodeguita del Medio, che è il famoso bar dove lo scrittore Hemingway beveva il mohito. Si trova nell'Havana Veja, in Calle Empedrado n° 207, e, oltre a bere l'immancabile mohito, si può anche cenare ammirando le foto appese per tutto il locale con i personaggi famosi che hanno visitato il locale.
Tra le discoteche non bisogna perdere la Casa della Musica, in Havana centro, che è abbastanza costosa, ma è un ambiente molto raffinato dove si può ascoltare della buona salsa e passare una serata d'elite. Poi potete andare alla Torquino, al 25° piano dell'Hotel Havana Libre, dove c'è prima un'esibizione dal vivo e poi si continua a ballare. Oppure alla discoteca Macumba, abbastanza raffinata, che si trova a Miramar. Un'altra buona discoteca è il Delirio Habanero, che si trova nella Plaza della Revolution.

lunedì 12 marzo 2007

Fortaleza, dove il carnevale è a luglio

E' la quarta città del Brasile ed è la capitale del Cearà, uno stato del nord-est del Brasile.
Fortaleza fa da contrappunto a Rio de Janeiro: nella città carioca uno dei più famosi carnevali al mondo, nella città nordestina uno dei carnevali più fuoristagione al mondo, a luglio.
Ma oltre che per questo strano carnevale, il Fortal, Fortaleza è una città da visitare anche per i suoi monumenti storici, come la fortificazione di Nossa Senhora da Assunção, costruita nello stesso locale dove è nata la città, e il Palácio da Luz, una bella costruzione in stile classico del finale del XVIIIº secolo, che fu sede del governo della Regione.
Frequentare le spiagge è senza dubbio, uno dei migliori programmi per chi viene a Fortaleza. Le spiagge di Iracema, Meireles e do Futuro sono fra le più visitate nella città. Fare una passeggiata sul lungomare della Avenida Beira Mar, nel Mucuribe fino al Ponte dos Ingleses è obbligatorio e molto rinvigorante. Gite in barca sono offerte nei punti turistici e sono ideali per coloro che vogliono avere una veduta panoramica della capitale.
Insomma Fortaleza ha tante ragioni per essere inserita in un itinerario di viaggio intitolato "Alla scoperta del Brasile".

sabato 10 marzo 2007

A Uluru e Kata Tjuta, nel cuore dell'Australia

Uno dei posti più suggestivi dell'Australia è quello dove si trovano Uluru, un immenso monolito di 348 metri di altezza, e Kata Tjuta, un complesso di 36 formazioni di arenaria raggruppate insieme. Il tutto compreso in un raggio di 32 km, dove non solo è possibile ammirare queste meraviglie naturali, ma anche incontrare gli abitanti del posto, la popolazione aborigena degli Anangu.
E' con loro che è possibile visitare Uluru, cercare di capire il mistero di questa roccia, di cui due terzi giace sottoterra, condividere con loro storie della loro cultura ancestrale, e ammirare gli animali e le piante selvatiche legati alle leggende Anangu sull'Uluru.
Kata Tjuta invece significa "molte teste". Si tratta di un'agglomerato di 36 incredibili monoliti di roccia rossa a forma di cupola, che coprono un'area di 3.500 ettari.
Questi due luoghi cosi affascinanti insieme
formano l'Uluru and Kata Tjuta National Park, luogo sacro al popolo Anangu. All'interno del parco e nei suoi dintorni è possibile trovare un'ampia gamma di sistemazioni, dalla più rustica alla lussuosa e confortevole. Utili informazioni le potete trovare su questo sito.


venerdì 9 marzo 2007

Nella terra del fuoco in Patagonia

La Patagonia è forse una delle regioni del Sud America più affascinanti.
Consta di 2 aree distinte: la Patagonia andina, caratterizzata dalle estreme propaggini della cordigliera delle Ande con le sue cime intervallate da valli e ghiacciai e con i suoi paesaggi di laghi e pini, e la Patagonia extrandina, caratterizzata dalla presenza di altipiani, steppe ed enormi estensioni ventose e semidesertiche che si estendono fino all'Oceano Atlantico.
Tutta la regione si estende da ovest a est dalla cordigliera andina all'Oceano Atlantico, e da nord a sud dal Río colorado fino alla Terra del Fuoco.
Per visitare quest'ultima solitamente si parte da Calafate per inoltrarsi in questo paesagio insolito e mozzafiato, immerso nel silenzio e nei ghiacci eterni.
Se si visita la regione nel periodo compreso tra settembre a maggio si possono ammirare anche gli immensi e celebri ghiacciai del Perito Moreno e di Uppsala , i laghi Viedma e Argentino e la Foresta Pietrificata. Su questo sito è possibile recuperare informazioni sugli itinerari possibili nella Terra del fuoco.

giovedì 8 marzo 2007

Degustare il Fiano ad Avellino

Per gli appassionati di vino bianco, si suggerisce di fare prima o poi una puntatina ad Avellino, dove si produce il Fiano, uno dei tre vini Docg della regione Campania, riconosciuto come uno tra i migliori vini bianchi italiani.
Il Fiano si ottiene dalle uve dell'omonimo vitigno, conosciuto all'epoca romana con il nome di Vitis Apiana in quanto le api sembrano essere particolarmente ghiotte di questo frutto.
Questo vino ha un colore giallo paglierino, abbinato ad un intenso e gradevole profumo di frutta matura e ad un sapore pieno ed armonico.
Per chi volesse assaporare il Fiano, qui è possibile trovare degli agriturismi e dei bed&breakfast nella zona per soggiornare qualche giorno.

mercoledì 7 marzo 2007

Le bellezze naturali di Goa

Goa è' uno dei più piccoli stati dell'India, posto a circa 600 km da Mumbai, ed è noto per le sue bellissime spiagge.
Le spiagge gemelle Candolim e Calangute sono il regno del turismo di massa e dei resort occidentali. Invece Anjuna è stato il regno dei raves parties, e oggi tra le palme e gli edifici coloniali si tengono ancora feste. Nacque qui negli anni '80 il Goa Trance, ma la cosa più divertente è il mercatino Hippy, il mercoledi.
Più tranquille e incontaminate sono le calette di Vagator dove è possibile visitare anche una fortezza e il volto di Shiva scolpito su di uno scoglio, o la rilassante Arambol.
Oltre alle spiagge vi sono anche altre bellezze naturali, come le cascate spettacolari di Dudhasagar.

martedì 6 marzo 2007

A Jujuy, sulla cordigliera andina argentina

Jujuy è una provincia della zona nordoccidentale dell'Argentina, totalmente montuosa e piena di bellezze naturalistiche, dichiarate "Monumentos y lugares historicos nacionales". Per vedere questi tesori argentini si deve percorrere la strada nazionale numero 9 partendo da San Salvador de Jujuy.
La provincia di Jujuy consta di 4 zone geografiche diverse:
- la Puna è un altipiano con un'altezza che varia dai 3.000 ai 3.500 metri, dove pascolano vigogne e guanachi.
- la Quebrada è una zona montuosa segnata dal passaggio del Rio grande tra le montagne multicolori circostanti, e ricca di pitture rupestri testimoni della civiltà precolombiana.
- Los Valles è una zona caratterizzata dalla presenza di laghi, di fiumi, prati verdi, con due attrazioni da non perdere: Las Lagunas de Yala e Las Termas de Reyes.
- El Ramal è il luogo ideale dove effettuare cavalcate, trekking e safari fotografici alla scoperta di una flora e una fauna ricchissime. All'interno di questa zona si trova il Parque nacional calilegua, che si estende su una superficie di 76.306 ettari.

lunedì 5 marzo 2007

L'altra Acapulco

Acapulco è famosa per diversi motivi. Qui Gabriel Garcia Marquez ha trovato l'ispirazione per il suo Cent'anni di solitudine, qui sia John Fitzgerald Kennedy che Brigitte Bardot hanno passato la luna di miele. Qui, dallo scoglio della quebrada, si tuffavano e si tuffano per pochi dollari i tuffatori spericolati. Ora un flusso ininterrotto di turisti affolla le spiegge di Acapulco, che, nonostante i problemi d'inquinamento, conservano il loro fascino.
Ma è possibile scoprire anche un'altra Acapulco, meno nota e forse più originale, più autentica.
Basta svoltare a destra prima di arrivare in città e risalire un po' il lungomare, arrivare a Pie de la Cuesta, a un lungo braccio di sabbia e di palme che si estende per vari chilometri. Da lì è possibile immergersi nella solitudine di una natura sana, in compagnia di messicani veri, di quelli che ti offrono anche una "cerveza" al bancone, e non ti dicono "amigo" solo per sfilarti un dollaro dalle tasche o per rifilarti della merce scadente.
Gli alberghi in questo litorale sono a volte delle capanne di cemento dipinte di bianco, i bar e i ristoranti sono delle verande fatte di tronchi e di paglia. Le piscine in realtà tinozze poco spaziose.

Gli hutong di Pechino

Il cuore autentico della capitale cinese sono i cosidetti hutong, strettissimi vicoli che intrecciano la città da est a ovest, e che furono originariamente costruiti sotto la dinastia mongola Yuan.
Vi vive un quarto della popolazione di Pechino e purtroppo più passa il tempo e più diminuiscono perché il governo cinese li sta radendo al suolo per far posto ad edifici e strade più moderne.
Tra le persone che vivono negli hutong c'è un forte senso della comunità cui appartengono, tanto che coloro che sono stati costretti ad andare a vivere nei nuovi grattacieli hanno subito un vero e proprio trauma per l'isolamento e l'individualismo che regna nei nuovi quartieri.
Alcuni hutong particolarmente interessanti sono: Yichi Dajie, una via lunga appena 10 metri, Xiaolaba Hutong, il vicolo della piccola tromba, largo appena 50 cm, e Qianshi Hutong, il cui punto più stretto è largo appena 40 cm. Per fare un giro negli hutong potete trovare informazioni su questo sito per visite guidate, ma forse il modo migliore per conoscere gli hutong è percorrerli a piedi o in bicicletta con la guida in mano.

Erfoud, la porta del deserto

E' l'ultima cittadina del sud del Marocco prima di entrare nel deserto. Si chiama Erfoud ed è la base di partenza per le escursione nel deserto con la jeep.
Meta abbastanza battuta sono le dune di Merzouga, dove i locali ti portano per vedere l'alba o il tramonto, entrambi spettacoli affascinanti in un ambiente fatto solo di dune di sabbia. Durante il tragitto è possibile imbattersi anche in alcune tende di berberi, l'etnia più importante del Marocco meridionale, dove è consigliabile fermarsi per conoscere più da vicino la loro vita e la loro cultura.
A Erfoud non c'è nessun problema per l'alloggio e i locali sono molto ospitali. Molto bello è anche il mercato con un labirinto intricato di suk, e impressionante è la massiccia presenza di bambini che con la loro presenza danno a questa cittadina un tocco di vivacità e di spensieratezza, palpabile subito all'arrivo. Si consiglia di portare indumenti pesanti per la notte a causa delle forti escursioni termiche diurne.

Sul danubio che scorre tra Buda e Pest

Se si vuole visitare Budapest, penso sia imperdibile la gita con il battello sul tratto di Danubio che scorre lungo tutta la città. Vi sono due compagnie che organizzano queste gite sul fiume: la Legenda e la Mahartpassnave.
La Legenda ha due programmi in lingua italiana: Duna Bella e Leggenda Danubiana. Il primo prevede circa due ore di battello sul Danubio con welcome drink a bordo e partenza dal centro di Budapest per arrivare all'Isola Margherita (con la possibilità di fare una passeggiata nel bellissimo parco cittadino). Leggenda Danubiana vi mostrerà una Budapest by night sul battello davvero straordinaria. Potrete ammirare dal fiume le due rive, il Parlamento e il Palazzo Reale e il Danubio illuminato dalle luci dei ponti che lo sovrastano. Durante il tour scorrerà la storia e la leggenda della capitale attraverso filmati in lingua italiana.
La Mahartpassnave propone gite di piacere diurne in battello con musica, ballo e possibilità di servizio ristorante con partenze dall'Hotel Gellert/Vigado ter fino a raggiungere l'Isola di Margherita. Il personale di bordo offre agli ospiti un welcome drink. Quando il sole tramonta sui battelli della Mahart si dà il via alle serate folcloristiche e a romantiche cene con giro sul battello di due ore. Nell'ampia offerta della compagnia di navigazione ci sono programmi e party per bambini, serate musicali con brani di musica pop e leggera internazionali e ungheresi.

sabato 3 marzo 2007

Nella favela di Rocinha a Rio de Janeiro

Solitamente è un luogo da cui i turisti stanno lontano, ma da alcuni anni chiunque può visitare le favelas di Rio de Janeiro in sicurezza, con guide locali conosciute e stimate dagli abitanti delle favelas.
Di particolare interesse è la visita alla favela di Rocinha, la più grande di tutta l'America Latina, che ospita circa 150.000 abitanti ed è vicina ai due quartieri di Gavea e Sao Conrado. Durante la visita guidata si cammina per le vie della favela, si visitano scuole e istituti che operano a favore dei bambini, sedi di associazioni che si battono per migliorare le condizioni di vita della gente del posto. A me è capitato anche di poter ammirare, e comprare, dei quadretti bellissimi dipinti dai bambini della favela in alcune bancarelle che si snodano lungo le vie tortuose del quartiere.
E' una zona dove pullula la vita, in particolare se si passa la zona del mercato, dove la vita che si incontra sembra scorrere normalmente come in qualsiasi altra zona del mondo, se non fosse che li la povertà, che si nota, e la violenza, che in una visita di due ore non si nota, spesso la fanno da padrone.
Chi fosse interessato può partire da questo sito.

venerdì 2 marzo 2007

Il Sud ovest di Santo Domingo

E' la parte meno conosciuta di Santo Domingo ma è sicuramente una delle più interessanti per immergersi nella cultura e nel modo di vivere dei dominicani.
E' consigliabile prendere un guagua (il pulmino locale) dalla Capital, Santo Domingo, e a ritmo di bachata e merengue, dirigersi verso La Descubierta e Jimani, al confine con Haiti.
Questa zona è molto interessante per un duplice motivo, uno di carattere storico e l'altro sociale.
Questa è la zona dove si possono ammirare le tracce dei Tainos, il popolo che viveva sull'Isola prima dello sbarco di Cristoforo Colombo e che fu trucidato in 50 anni. Vi sono grotte con i dipinti e le incisioni dei Tainos e v'è il lago Enriquillo, importante per la storia di questo popolo perché qui si difese a oltranza l'ultimo capo dei Tainos, Enriquillo appunto, che fu l'unico a resistere al dominio degli spagnoli.
Dal punto di vista sociale invece questa zona è interessante perché qui si vive l'incontro tra il popolo dominicano e gli immigrati haitiani che vengono a Santo Domingo in cerca di fortuna e che spesso si fermano nella piantagioni di canna da zucchero della zona per 2 dollari al giorno. Questa è una delle zone più povere ma più eloquenti della vita di Santo Domingo.

giovedì 1 marzo 2007

Lodz, città d'arte della Polonia

Gli italiani la stanno incominciando a scoprire adesso, soprattutto grazie ai nuovi collegamenti diretti con Roma offerti dalla compagnia low cost Centralwings.
E' Lodz, la seconda città per grandezza della Polonia, centro culturale molto vivace e interessante per gli appassionati di arte in generale e, in particolare, per gli appassionati di cinema.
Infatti questa città polacca ospita la Scuola Nazionale di filmografia, televisione e teatro, una delle più importanti a livello internazionale, dove sono passati anche, tra gli altri, Kieslowski, Polanski, Zanussi, Skolimowski e Wajda.
Come altre città di questa parte del Vecchio Continente, anche Lodz porta i segni di un vivace multiculturalismo che va avanti da secoli: le splendide chiese cattoliche, la cattedrale ortodossa e la sinagoga di legno. Queste e altre bellezze rendono una semplice camminata per le strade di Lodz un'esperienza esteticamente imperdibile, che poi può culminare in un po' di shopping e in una serata di divertimento in via Pietryna, che ospita oltre 100 pub, locali e ristoranti per tutti i gusti.