giovedì 19 luglio 2007
Nuova Julfa, il quartiere armeno di Isfahan
Fu per volere di Shah Abbas I che gli armeni si stanziarono in un preciso quartiere di Isfahan, detto Nuova Julfa perché la maggior parte degli armeni che giungevano qui provenivano dalla città di Julfa, a nord dell'Iran. L'intento di Shah Abbas I era quello di proteggere questa popolazione cristiana durante l'invasione ottomana, ma anche di aiutare lo sviluppo della città di Isfahan, dato che gli armeni erano famosi per essere lavoratori tenaci e instancabili e abili mercanti. In realtà questa zona della città è costituita da 4 quartieri diversi, che ospita 10.000 dei circa 150.000 armeni che vivono oggi in Iran e che qui hanno 4 scuole, un orfanotrofio e una casa per gli anziani. Il centro di questo quartiere è rappresentato dalla Cattedrale di Vank, con un interno molto interessante ricoperto di affreschi in un particolare stile islamico-cristiano. Di fronte alla facciata della Cattedrale, si trova il Museo della Comunità Armena. Al suo interno si possono vedere alcuni video che mostrano le immagini del genocidio degli armeni perpetrato dai turchi nel 1915, alcune foto sugli aiuti che il popolo persiano diede agli armeni, oggetti e ritratti che raccontano 4 secoli di Nuova Julfa, e più di 700 manoscritti, tra cui, cosi si dice, il primo libro stampato in Iran. Ma l'oggetto che più impressiona all'interno del Museo è un capello fregiato di decorazioni in oro, visibili solo con una lente di ingrandimento.
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