domenica 28 gennaio 2007

Le risaie a terrazze di Banaue, Filippine

Tra le 7.000 isole delle Filippine, ce n'è una, Luzon, che ospita una delle meraviglie del mondo, le risaie a terrazze di Banaue, dichiarate dall'Unesco patrimonio dell'umanità.
Queste terrazze coltivate a riso furono costruite sui versanti della cordigliera dagli Ifugao tra i 2.000 e i 3.000 anni fa, e alcune arrivano addirittura a un'altitudine di circa 1.500 metri.
Le mura di contenimento di queste terrazze sono costituite da blocchi di pietra che gli Ifugao prendevano dai letti fluviali a valle. Essi trasportavano le pietre anche per centinaia e centinaia di chilometri fino ad arrivare su in montagna e lì le ponevano una sopra l'altra con l'uso della sola argilla.
Le terrazze di risaie di Banaue sembrano costituire quasi una scalinata verso il cielo, un'opera meravigliosa che coniuga la grandezza dell'ingegno umano con lo splendore naturale e il verde intenso delle risaie.

mercoledì 24 gennaio 2007

Lago Titicaca e tribù Uros

Vi sono tanti elementi che fanno del lago Titicaca, al confine tra Perù e Bolivia, uno dei laghi più interessanti del mondo.
E' il lago navigabile più alto del mondo (3.856 metri).
Secondo le leggende degli indios del posto fu la culla della dinastia Inca, poichè fu sull'Isla del Sol, posta proprio su questo lago, che nacquerò, dal dio sole, Manco Kapac e la sorella-consorte Mama Oello, i primi due Inca della storia.
Ma soprattutto è sul lago Titicaca che sorgono le isole Uros, che prendono il loro nome dagli Indios che vi abitano, e che hanno la particolarità di essere isole galleggianti di canna di bambù.
Secondo una leggenda del posto nelle vene degli Uros scorreva sangue nero, che permetteva loro di sopravvivere alle rigide temperature notturne del lago e impediva che annegassero.
Si dice che l'ultimo Uro autentico morì nel 1959, dopo che la maggior parte degli Uros del posto avevano già abbandonato le isole per una grave siccità.
In seguito gli Uros si fusero con alcune tribù aymarà e quechua, ma gli indios di sangue misto mantennero le loro usanze e i loro costumi.
Gli abitanti delle isole Uros pescano e cacciano uccelli e la loro sopravvivenza è basata molto sulla vegetazione lacustre, soprattutto sulle canne, utilizzate per costruire, oltre che i basamenti delle isole, anche le costruzioni e le imbarcazioni.
Le isole più importanti sono Toranipata, Huaca, Huacani, Santa Maria e Taquile, abitata da abilissimi tessitori che vendono ottimi capi in lana e alpaca, i cui disegni simbolizzano la posizione sociale e familiare di chi li indossa. Su queste isole è difficile trovare hotel, ma gli Uros accolgono con ospitalità i turisti nelle loro costruzioni di canna.

sabato 20 gennaio 2007

Turismo responsabile

L'AITR, Associazione Italiana del Turismo Responsabile, organizza il prossimo week end, 27-28 Gennaio, il secondo corso sul turismo responsabile.
Il corso si terrà a Verona presso la Ca' Fornelletti e cercherà di approfondire le caratteristiche macro di quello che viene chiamato turismo responsabile: centralità della comunità ospitante, attenzione all'impatto ambientale della propria azione turistica, discernimento di destinazione finale dei soldi spesi per il viaggio, importanza della dimensione tempo, necessaria per favorire un reale incontro tra turista e comunità che accoglie.
Il corso getterà anche uno sguardo sulle ultime analisi dell'OMT, Organizzazione Mondiale del Turismo, sul mercato mondiale del turismo, il suo giro d'affari, le sue dinamiche e i suoi flussi.
Per chi non vuole mancare, questo è il link: http://www.aitr.org/.

sabato 13 gennaio 2007

Vacanze nell'hotel di ghiaccio

In anni di surriscaldamento climatico potrebbe rivelarsi un diversivo di notevole successo. Sto parlando dell'Icehotel di Jukkashjarvi nella Lapponia svedese, in pieno circolo polare artico (http://icehotel.com).
E' un hotel costruito completamente in ghiaccio che scompare ogni anno con la fine dell'inverno e ogni anno viene ricostruito per accogliere i turisti che vogliono provare questa nuova avventura che fa rabbrividire solo al pensiero.
Dormire su un letto a -5°, parlare in una sala conferenza tutta di ghiaccio, compiere un affascinate snowmobile safari lungo le tracce dei Sami, il popolo aborigeno nativo di quella regione, fare escursioni in sci per tutta la regione, e, ovviamente, godersi lo spettacolo delle sculture di ghiaccio contenute nell'Hotel. Questo e altro ancora per chi volesse fare una vacanza fuori dal comune, ritornando a godere le rigidità di un inverno che sarà sempre più difficile vivere qui da noi.

venerdì 12 gennaio 2007

Vinoterapia

E' una delle ultime mode del turismo del benessere. Si chiama vinoterapia. Immaginate per un attimo la scena: c'è un tinozzo pieno di vino rosso davanti a voi e qualcuno vi dice scherzosamente: andate a fare un bagno; in questo consiste questa nuova frontiera del turismo eno-gastronomico, nel "farsi bere" dal vino, rimanendoci immersi per il tempo sufficiente a un buon relax.
Abbinato a una fangoterapia e a un massaggio fatto con olio di vinacciolo, la vinoterapia promette di purificare la pelle liberandola dalle tossine accumulate a causa dello smog in cui viviamo.
Questa nuova moda del turismo potrebbe permettere a tanti innamorati del nettare degli dei di continuare a goderne senza più il rischio di perdere punti sulla patente. Ubriacarsi potrebbe non costituire più un grande problema... se lo si fa per benessere.

Di seguito i siti di alcune località turistiche dove si pratica la vinoterapia:
http://www.hoteltermesalvarola.it
http://www.montegrimanoterme.it
http://www.relaissanmaurizio.it