lunedì 28 novembre 2011

Il kemari, antico sport giapponese

Si chiama kemari, ed un antico sport giapponese che iniziò a diffondere nel paese del Sol Levante durante un periodo che nella storia del Giappone viene chiamato Asuka, nel VII secolo d.C., anche se poi si affermò come sport popolare solo nel periodo successivo della storia giapponese, cosiddetto Heian, che va dall'VIII al XII secolo d.C.; ancora più avanti nel tempo, verso il XIII secolo, sono arrivate le regole scritte del gioco. Pare che il kemari derivi, o comunque sia stato influenzato da un sport simile cinese chiamato cuju, e ancora oggi il kemari viene praticato durante alcune feste popolari presso i templi shintoisti. Come si gioca al kemari? I giocatori, chiamati mariashi, si dispongono più o meno in cerchio, su un campo di circa 6-7 metri quadrati, vestiti con abiti tradizionali risalenti al periodo Asuka, e si passano al volo una palla fatta di pelle di daino, chiamata mari, con i piedi; lo scopo del gioco è quello di continuare a passarsi la palla senza farla cadere per terra; non ci sono quindi né vinti né vincitori alla fine della cosiddetta "partita", ma si gioca solo con il fine di prolungare questo palleggio più a lungo possibile. Oltre che con i piedi e con altre parti delle gambe, la palla può essere presa anche con la schiena, e, pare in casi eccezionali, anche con i gomiti. Chi volesse vedere una partita di kemari, può guardare questo video.

lunedì 21 novembre 2011

Il palazzo imperiale di Kyoto e i suoi giardini

Kyoto fu la capitale del Giappone in epoca imperiale, dal 794 al 1867 d.C. Per questo non è strano che questa città abbia il suo palazzo imperiale, centro dell'antica capitale. Il palazzo imperiale di Kyoto, chiamato Tsuchimikado-Higashinotoin-dono, in realtà originariamente era stato pensato, e costruito, come residenza temporanea, "di riserva", per la famiglia dell'imperatore, in occasione della distruzione del palazzo imperiale principale dovuta ad un incendio. Ma alla fine questo palazzo rimase la residenza principale dell'imperatore e della sua corte. Un elemento caratteristico del palazzo imperiale di Kyoto sono sicuramente i suoi giardini, che, da quando la capitale del paese del sol levante è diventata Tokyo, sono stati trasformati in un parco pubblico a ingresso gratuito; originariamente, dove ora sorgono i giardini, sorgevano gli edifici di un quartiere dove vivevano le famiglie nobili della capitale, che furono tutti rasi al suolo per costruire il parco del palazzo imperiale, che ospita giardini grandissimi e circa 9.000 alberi. Un parco molto grande quindi, che non a caso si colloca all'interno di una residenza imperiale dalle dimensioni notevoli, se si pensa che tutta l'area da essa occupata è di circa 110.000 metri quadrati. Il palazzo imperiale di Kyoto ha ben 6 cancelli, uno riservato all'imperatore, e gli altri 5 riservati a categorie di persone diverse, uno per ogni categoria: c'era il cancello per i bambini della famiglia imperiale, il cancello per i parenti dell'imperatore e gli altri nobili, e cosi via. Tra gli edifici che si possono visitare nel palazzo imperiale di Kyoto, forse il più importante è quello di Shishin-den, all'interno del quale si svolgevano le cerimonie principali; questo palazzo ha la particolarità di avere il tetto costituito da strati di corteccia di cipresso rivestiti di paglia, secondo uno stile architettonico tipico chiamato Shinden. Altro edificio importante del palazzo imperiale di Kyoto è quello chiamato Kogosho, che veniva utilizzato per le cerimonie dei principi ereditari; questo palazzo ha un'importanza storica significativa perché si dice che in esso si decise di dare il via al Rinnovamento Meiji, il 9 novembre 1867, che significò per il Giappone di allora una profonda trasformazione nella struttura sociale e politica del Paese. Tra gli altri spazi presenti nel palazzo imperiale di Kyoto, ce ne sono anche di curiosi, come il campo per il kemari, un antico sport giapponese praticato a cavallo del I millennio d.C. Per iniziare a vedere qualcosa di più del palazzo imperiale dell'ex capitale di Giappone, qui si possono vedere alcuni video girati lì, mentre su questa pagina si possono vedere alcune foto e raccogliere altre informazioni interessanti su questo luogo; per visitare il palazzo dal vivo invece, è necessario ottenere un permesso speciale dall'Imperiale Household Agency, situata vicino al palazzo; la richiesta del permesso pare possa essere fatta anche online a partire da questa pagina del sito dell'agenzia.

lunedì 14 novembre 2011

L'isola di Komodo, bellezza naturale dell'Indonesia

Komodo è una piccola isola dell'Indonesia facente parte delle Piccole Isole della Sonda e situata nel Mar di Flores; la sua superificie è di circa 400 km quadrati, essendo lunga circa 30 km e avendo una larghezza massima di circa 16 km. Cosa fa di questa piccola isola un piccolo gioiello? Innanzitutto il suo mare e i suoi fondali, poi le barriere coralline che si trovano al largo dell'isola, che ogni anno richiamano qui numerosi appassionati di immersioni, poi le sue spiagge, poi ancora il suo paesaggio e la sua vegetazione, costituita da quel che rimane dell'originaria foresta equatoriale, da palme e da boscaglia; non a caso l'isola di Komodo fa parte di un parco nazionale, il Komodo National Park appunto. Ma poi, ciò che fa di Komodo una destinazione originale è anche un residente un po' particolare, un varano per la precisione, che prende il suo nome dal nome dell'isola e che per questo è chiamato il Varano di Komodo; questo animale sembra essere tra le lucertole più grandi al mondo e si può vedere solo qui, nell'isola di Komodo; tra l'altro esso è stato scoperto relativamente di recente, solo un secolo fa, nel 1910, quando fu avvistato da alcuni marinai olandesi che furono colpiti dalle dimensioni di queste creature, che, secondo i loro racconti, arrivavano anche a essere lunghe fino a 7 metri; in realtà gli studi che furono fatti in seguito su questi animali portatono alla scoperta, pare, solo di varani della lunghezza di di 2 o 3 metri, una dimensione comunque considerevole; e dal 1915 il Varano di Komodo è specie protetta. Oltre a questo lucertolone, sull'isola è possibile incontrare e vedere anche altri animali un po' particolari, come i bufali d'acqua e i maiali selvatici, oltre ad animali più noti come cervi e uccelli vari. Insomma non sono pochi i motivi per andare a visitare questa piccola isola dell'Indonesia; per chi volesse iniziare a vedere cosa si può trovare a Komodo, qui si possono vedere alcuni video girati lì.

lunedì 7 novembre 2011

La foresta laurissilva di Madeira

Forse non tutti sanno che nel bacino del Mediterraneo, tanti, ma tanti anni fa, fino all'era geologica del Pliocene, che va da circa 5, 5 milioni di anni fa a circa 2,5 milioni di anni fa, il bacino del Mediterraneo era ricoperto da ampie e rigogliose foreste subtropicali. Poi, quando il clima divenne meno umido e più secco, il Mediterraneo cominciò a ritirarsi e alle foreste subtropicali subentrò una vegetazione più adatta a vivere in un clima più secco. Ma parte di quelle foreste cosi antiche è sopravvissuta ed è arrivata fino a noi. E' la foresta di lauri che occupa una parte del territorio delle isole Canarie, Azzorre e Madeira. La maggior parte di questa foresta sempreverde ora si trova nell'isola di Madeira, in Portogallo, dove ricopre ampie zone, di altitudine compresa tra i 300 e i 1.400 metri, e per una superficie totale di circa 150 km quadrati. Piatto forte della foresta laurissilva di Madeira sono, come dice il nome stesso, i suoi lauri, di cui il 90% sono endemici, in questa foresta si possono trovare lauri secolari, molto vecchi, e sembra che ben il 90% di tutti i lauri presenti nella foresta siano endemici. Poi si possono trovare anche diverse specie di piante laureacee e un ricco sottobosco costituito prevalentemente da crittogame e piante erbacee. Ma oltre alla ricca varietà della vegetazione, la foresta laurissilva di Madeira ospita anche un'ampia gamma di specie animali, soprattutto invertebrati, uccelli e pipistrelli, con specie endemiche tipiche, come il piccione Laurel di Madeira. Per iniziare a capire meglio cosa si può trovare nella foresta laurissilva di Madeira, è possibile guardare alcuni di questi video girati lì.