mercoledì 26 gennaio 2011

L'Hoggar, o Ahaggar, nel deserto algerino patria dei Tuareg

L'Hoggar, o Ahaggar, è una regione molto vasta, di circa 500 mila km quadrati, che occupa quella parte di deserto algerino che si trova nel sud del paese, ad ovest di Tamanrasset, e che è la patria dei Tuareg. Il nome stesso di questa regione, Ahaggar, deriva dal nome della tribù dei Tuareg che hanno sempre vissuto qui, la tribù Kel Ahaggar. Si tratta di un territorio prevalentemente desertico, che si distende intorno ad uno spettacolare massiccio montuoso di origine vulcanica. La cima più alta di questo massiccio è il monte Tahat, alto circa 3.000 metri. Il paesaggio del massiccio dell'Hoggar è costituito, oltre che dalle cime di origine vulcanica, anche da enormi distese sassose e da altipiani segnati da creste di lava, con le pareti talvolta sgretolate dal calore; anche dal punto di vista della vegetazione, sembra strano a dirlo, il territorio dell'Hoggar è molto interessante, in quanto ospita più di 600 specie vegetali diverse, con colori che vanno dal verde chiaro, al giallo, al rosa antico e al rosso vivo; questa varietà di fiori e pianti la si può trovare soprattutto ai piedi dei picchi vulcanici; questa ricchezza vegetale è dovuta al fatto che il clima dell'Ahaggar è meno estremo, in alcune zone, rispetto al clima che si trova in altre regioni del Sahara, e la poca pioggia che cade durante l'anno permette a tutte queste specie di crescere. Uno dei posti più interessanti dell'Hoggar è l'Assekrem, una cima situata a a un'ottantina di chilometri in linea d'aria da Tamanrasset, dove visse gli ultimi 11 anni della sua vita in eremitaggio Charles de Foucauld. Per incominciare ad ammirare le meraviglie dell'Hoggar, qui e qui si possono vedere alcuni video girati in questa regione, mentre qui si possono trovare alcune immagini.

lunedì 17 gennaio 2011

Syri i Kalter, l'occhio blu, vicino a Saranda, in Albania, la piccola sorgente dalle mille sfumature

Si chiama Syri i Kalter, che in italiano significa "Occhio Blu", ed è una piccola ma affascinante sorgente d'acqua situata vicino a Saranda, nella regione meridionale dell'Albania, sulle pendici occidentali del Monte Mali i Gjerë. Syri i Kalter è una sorgente carsica abbastanza profonda, si dice più di 100 metri, che fa sgorgare in continuazione acqua cristallina dal corso di un torrente, e che ha una temperatura, di poco superiore, pare, ai 10°. Intorno al punto in cui sgorga l'acqua c'è un piccolo laghetto che poi conduce l'acqua in un piccolo fiumiciattolo che attraversa la ricca e folta vegetazione della foresta che ospita questa sorgente; vegetazione fatta di platani, anche piuttosto antichi, piante acquatiche e, proprio intorno alla sorgente, ciclamini. L'occhio blu è particolare per i suoi colori, che si possono apprezzare guardando uno di questi video; si possono osservare infatti, nel luogo dove sgorga l'acqua, le più diverse sfumature del blu e del verde acqua, con un gioco di riflessi molto bello, aiutato dal continuo sgorgare dell'acqua, che fa cambiare di continuo le colorazioni al laghetto della sorgente. Syri i Kalter si trova all'interno di un parco attrezzato per i turisti e lo si può raggiungere percorrendo la strada che va da Saranda a Girocastro.

mercoledì 12 gennaio 2011

Saranda, mare, storia e relax in Albania

Lungo la costa meridionale dell'Albania, a circa 300 km da Tirana, sorge la cittadina di Saranda, o Sarande, che si affaccia di fronte all'isola greca di Corfù. Saranda è una cittadina di mare che attrae ogni anno diversi turisti, albanesi e non, per le sue spiagge sul Mar Ionio, il suo clima mite, e per altri posti degni di una visita che si trovano appena fuori dalla città, come il luogo archeologico di Butrint, la sorgente naturale detta dell'"Occhio Blu", le rovine di Foinike nel villaggio di Finiq, la chiesa di San Kolli nel villaggio di Mesopotam, il castello di Ali Pasha nel villaggio di Vrine e le vicine isole di Ksamil. In particolare sembra che Saranda sia una delle destinazioni preferite per gli sposi albanesi, che spesso scelgono questo posto per la loro luna di miele. Il nome attuale di questa città albanese sembra risalire al XV secolo d.C., quando 40 monaci cristiani, soldati, furono qui decapitati dai turchi perché non volevano cambiare religione, e cosi furono dichiarati santi; da qui il nome di Agii Saranda dato a questo posto, dove Agii significa nella lingua locale "Santi", mentre Saranda significa "Quaranta"; in seguito sarebbe rimasta solo la seconda parte del nome, Saranda. Saranda è cosi rinomata in Albania, che pare che nei periodi di vacanza, la sua popolazione di circa 30.000 abitanti arrivi addirittura a triplicarsi. Questo afflusso di turisti ha fatto si che in questa cittadina albanese, che fino a qualche anno fa viveva solo di pesca e agricoltura, negli ultimi anni si siano sviluppate tante nuove strutture turistiche, soprattutto hotel; accade cosi che Saranda, mantenendo la sua originaria struttura ad anfiteatro, con 3 strade parallele principali e 4 serie di scalinate che conducono dalla cima della collina al mare, offra oggi un'alternanza continua di strutture nuovissime con vecchie taverne e case tipiche di pietra. Per conoscere meglio Saranda, questi sono alcuni video girati lì, mentre queste sono alcune immagini del posto.