lunedì 30 novembre 2009

Il Namib-Naukluft National Park, lo spettacolo del deserto e dei suoi animali

E' la più grande riserva faunistica dell'Africa e il quarto parco nazionale più grande al mondo. Il suo nome è Namib-Naukluft National Park e al suo interno include sia una buona parte del deserto del Namib sia una parte dei monti Naukluft. Fondato nel 1907 ai tempi della presenza coloniale tedesca, questo parco è da vedere soprattutto per la presenza di moltissime specie animali tipiche dell'ambiente ostile e inospitale del deserto. Si possono incontrare infatti numerosissime specie di insetti, di serpenti, di gechi, di sciacalli e di iene. La gran parte del paesaggio del Namib-Naukluft National Park è costituito dalle dune di sabbia del deserto, un deserto dal caratteristico colore arancione, dovuto al ferro ossidato contenuto nella sabbia. Un colore che assume diverse intensità e diverse gradazioni a seconda del livello di ossidazione raggiunto dal ferro, e quindi, a seconda dell'età delle dune. Avvicinandosi poi alla costa dell'Oceano Atlantico alle dune si alternano zone di lagune e aree alluvionali. Per chi volesse incominciare a esplorare il Namib-Naukluft National Park almeno solo virtualmente, questi sono alcuni video girati lì, mentre queste sono alcune immagini che ritraggono alcune zone del Parco. Per chi volesse poi visitare il Parco, su questo sito, in inglese, è possibile trovare delle informazioni su camping, lodges e altre sistemazioni possibili che si possono trovare.

lunedì 23 novembre 2009

L'arcipelago di Bazaruto, bellezza naturale del Mozambico

Nel tratto di Oceano Indiano che costeggia la costa orientale del Mozambico, sorge un arcipelago composto da 5 isole, l'arcipelago di Bazaruto, che dal 1971 è Parco Nazionale, a causa delle bellezze paesaggistiche e della ricchezza della fauna che ci vive. Le due isole più importanti dell'arcipelago sono Bazaruto e Benguerra, entrambe caratterizzate da acqua cristallina, grandi barriere coralline da scoprire con immersioni e snorkeling guidate, e spiagge di dune di sabbia bianche spettacolari e incontaminate. Nelle acque dell'arcipelago vivono oltre 2.000 specie di pesci, 127 tipi di coralli, diverse famiglie di balene, delfini e tartarughe marine. Una fauna tutta da scoprire guidati dai pescatori locali. Oltre alle bellezze che l'Oceano Indiano e la natura regalano in questo angolo d'Africa, tutta da scoprire e da conoscere è anche la popolazione del posto, pescatori e agricoltori alle prese con una situazione economica non facile, ma che con entusiasmo tirano avanti, cercando anche di appofittare della riscoperta in chiave turistica di queste zone. Essi vivono non solo sulle spiagge, ma anche in piccoli villaggi all'interno delle isole, in mezzo a laghi di acqua dolce e una vegetazione bassa ma intensa. Le isole si possono esplorare anche a cavallo. Un'esperienza interessante è quella di salire sulle dune di sabbia a piedi al tramonto per godersi i colori del mare, delle barriere coralline e della sabbia appena prima del calar del sole. Per iniziare a scoprire questo angolo di Mozambico, qui e qui si possono vedere alcune immagini, mentre questi sono video girati là.

lunedì 16 novembre 2009

Il canyon del fiume Tara, bellezza naturale del Montenegro

A nord del Montenegro, tra le montagne di Bjelasnica, Sinjajevina, Ljubisnja e Durmitor, si snoda per circa 150 km il corso del fiume Tara, il più lungo del Montenegro. Questo fiume nel corso dei secoli ha dato origine a quello che sembra essere il canyon più profondo d'Europa, in quanto raggiunge in alcuni punti la profondità di 1.300 metri. Il dislivello medio del canyon è di circa 3 metri e mezzo ogni km, con rapide e cascate che caratterizzano tutti il percorso del fiume. Di cascate in tutto se ne contano circa 50: Djavolje Lazi, Sokolovina, Gornji e Donji Tepacki, sono alcuni dei nomi di queste cascate, che fanno sentire i loro boati per tutto il tragitto del fiume. Lungo il Tara si possono incontrare anche diverse sorgenti d'acqua che lo alimentano di continuo, come quella di Bajlovic, dove l'acqua zampilla fuori dalla cava di Bucevica per finire, dopo un salto di 30 metri, nel Tara. E' molto bello discendere il fiume Tara e attraversare il suo canyon con un gommone di rafting e una guida esperta. Si avrà modo cosi di godere lo spettacolo naturale che questo angolo del Montenegro offre. Il blu intenso dell'acqua del fiume si mescola al colore scuro della foresta circostante, costituita per lo più da pini, querce, frassini e ginepri. Particolarmente bella la pineta di Crna Poda, una riserva naturale con pini alti fino a 50 metri e vecchi fino a 400 anni. Per chi volesse provare la discesa del Tara in rafting, questo è un sito dove raccogliere informazioni, mentre per vedere lo spettacolo del canyon, queste sono alcune immagini, mentre questi sono alcuni video girati lì.

lunedì 9 novembre 2009

Gli Tsaatan, gli uomini-renna della Mongolia

Tsaatan significa uomo-renna ed è il nome di un popolo nomade della Mongolia a rischio estinzione. Sembra che ci siano ancora solo poche centinaia di rappresentanti di questo popolo, che vive a nord della Mongolia, nella provincia Hövsgöl, in mezzo ad un paesaggio dominato dalla taiga, la foresta boreale di conifere. A che cosa è dovuto il nome particolare di questa etnia? Al fatto che la renna è l'animale che permette agli Tsaatan di sopravvivere. Essi infatti vivono allevando le renne (ogni famiglia ne ha qualche decina di capi), si nutrono della loro carne e del loro latte (da cui ricavano anche il burro e un formaggio chiamato Aarul), utilizzano la pelle delle renne per le tende e per le calzature, e infine utilizzano le corna delle renne come preziosa merce di scambio. Si può ben capire quindi come per gli Tsaatan la renna sia un animale sacro. Tra le renne che allevano gli Tsaatan quella più vecchia viene onorata come spirito-guida e ornata con nastri particolari. Gli Tsaatan vivono in tende fatte a forma di cono e facili da smontare e trasportare, che ricordano un po' le tende di alcune tribù di indiani d'America. Essi sono nomadi che compiono più migrazioni nell'arco di un anno e ogni volta che arrivano ad una nuova destinazione benedicono il terreno dove sorgerà il nuovo, provvisorio, accampamento, con latte di renna. D'estate essi vivono prevalentemente nella zona boscosa per fuggire alle mosche e alle zanzare che invadono le pianure, mentre d'inverno si accampano sotto le pendici delle montagne, per poi discendere verso le pianure in primavera. La religione di questo popolo è una forma di sciamanesimo, che prevede anche il culto dell'eterno padre cielo blu. Gli Tsaatan parlano una forma dialettale di uiguro, e amano cosi tanto il loro stile di vita "nomade" che hanno resistito in modo tenace ai ripetuti tentativi fatti da diversi governi mongoli di farli vivere in case confortevoli per toglierli dalle foreste. Qui è possibile vedere delle immagini di Tsaatan, mentre qui si possono vedere alcuni video su di loro.

lunedì 2 novembre 2009

Il giardino esotico del principato di Monaco

Chi volesse passare momenti rilassanti in mezzo a vegetazione "particolare", godendosi la vista sul principato di Monaco, può visitare Le Jardin Exotique, il giardino esotico. Il giardino è stato inaugurato nel 1933 e offre uno dei punti panoramici più spettacolari del Principato. Sua principale attrazione sono le circa 7.000 specie di piante succulente, tra cui migliaia di cactus. Le piante succulenti ospitate nel Jardin Exotique di Monaco vengono da varie zone secche del mondo: area sud-occidentale degli USA, Messico, zone secche del Sud America, Sud Africa, Africa Orientale e penisola arabica. Nonostante l'aspetto "spinoso" e brullo, queste piante ogni anno offrono una loro particolare fioritura, che è regolata secondo i tempi di fioritura dei diversi paesi d'origine delle piante. Cosi se molti cactus fioriscono in primavera e estate, l'aloe e la crassula africana fioriscono d'inverno. Durante la visita del giardino è possibile visitare anche alcune grotte piene di stalagmiti e stalattiti, che si aprono a circa 100 metri di quota nella scogliera del giardino, chiamata scogliera dell'osservatorio per l'antica presenza in questo luogo di un osservatorio astronomico, e il Musée d'Anthropologie Préhistorique, che cerca di tratteggiare la storia dell'umanità attraverso stampi di resti umani e animali e antiche sepolture trovate nella zona del Principato. Per chi volesse visitare il giardino esotico di Monaco, su questo sito è possibile trovare informazioni utili.