lunedì 21 maggio 2012

Il Pendjari National Park in Benin, vecchia casa di animali rari

Il Pendjari National Park è un parco nazionale del Benin situato nella regione nord-occidentale del paese africano. Uno degli elementi più interessanti di questo parco è il suo essere, o essere stato, dimora di diversi animali rari, tra cui i leoni senza criniera, o con una criniera molto più minuta di quelle che normalmente si è soliti vedere sugli altri leoni, il ghepardo dell'Africa nord-occidentale, e il licaone, un canide tipicamente africano che assomiglia un po' alla iena; oltre ad essi, nel parco si possono incontrare elefanti, ippopotami, bufali, leopardi, scimmie e varie specie di antilopi, per una popolazione animale costituita da circa un centinaio di diverse specie. Per alcune di queste, quelle più rare, non si sa se a oggi siano ancora presenti nel parco, a causa del numero veramente esiguo di esemplari che ne erano rimasti. Ma anche se alcuni di questi animali non dovessero sfortunamente esserci più nel Pendjari National Park, resta comunque molto interessante la composizione faunistica di questo parco. Molto varia e interessante appare essere anche la popolazione degli uccelli che volano nel parco, per un numero totale di specie che si aggira intorno a 300. Tutti questi animali girovagano in un ambiente fatto di savane e praterie, con il fiume Pendjari, che dà il nome al parco, che bagna il suo territorio, e le montagne della catena Atakora che fanno da imperioso sfondo al suo paesaggio.Per chi volesse raccogliere altre informazioni sul Pendjari National Park del Benin, questo è il suo sito ufficiale.

lunedì 14 maggio 2012

La spiaggia di Crane Beach nell'isola di Barbados

Una sabbia soffice dai colori chiari tendenti al rosa, un mare cristallino che presenta una variegata gamma di colori e sfumature, un fondale che degrada lentamente, una barriera corallina al largo, una dolce brezza che spesso corre lungo il litorale, una foresta di palme da cocco alle spalle della spiaggia e piccole pareti di roccia calcarea che si gettano in mare intorno ai lati della spiaggia; tutto questo fa di Crane Beach una delle spiagge più ambite di Barbados; è la bellezza naturale di tutti questi elementi naturali, oltre che l'aria di pace e serenità che si respira, che rendono particolarmente suggestiva questa spiaggia situata sulla costa meridionale di Barbados. E sulla cima di una delle scogliere che si buttano in mare vicino all'isola si può notare quell'elemento che dà il nome alla spiaggia: una grande gru che viene usata per le operazioni di scarico e carico delle navi che arrivano qui; crane infatti in inglese significa gru. A Crane Beach ci si può godere la pace e la bellezza naturale del posto stando comodamente sdraiati in spiaggia e facendosi accarezzare dalla brezza caraibica che percorre la spiaggia, cosi come si può godere del suo mare, semplicemente con un bagno, oppure facendo una delle tante attività sportive marine che i turisti amano fare in questo posto, tra cui surf, snorkelling e boogie-boarding, che consiste nel solcare le onde con la tavoletta piccola rettangolare. Per chi volesse iniziare a vedere cos'è Crane Beach, queste sono alcune foto della spiaggia, mentre questi sono alcuni video girati là.

lunedì 7 maggio 2012

Wari Bateshar, sito archeologico del Bangladesh

In Bangladesh vi sono diversi siti archeologici. Uno di questi è Wari Bateshar, il cui nome è composto dai 2 nomi dei villaggi vicino ai quali è situato; il sito si trova a poco meno di 80 km dalla capitale del Bangladesh Dhaka, nella parte nord-orientale del Bangladesh, nel distretto di Belabo Upazila di Narsingdi. A Wari Bateshar si trovano i resti di un'antica fortezza risalente, sembra, al V secolo a.C. Si tratta di un sito archeologico scoperto intorno al 1930, anche se gli scavi per portare alla luce i resti archeologici lì presenti sono iniziati intorno agli anni 2000. Secondo alcuni studi, Wari Bateshar era uno dei grandi centri commerciali d'oriente tra quelli citati da Tolomeo nel suo libro Geographia, i cosiddetti Sounagora; gli altri centri citati dall'astronomo greco sono Arikamedu, in India, Mantai, in Sri Lanka e Kion Thom, in Tailandia. Ciò che accomuna questi siti e che li fa ritenere degli antichi centri commerciali importanti per quel tempo, è anche la riscoperta, in ciascuno di essi, di prodotti d'artigianato tipici e comuni di questa parte di mondo per allora, come le perle di vetro monocrome. Un'altro resto particolare ritrovato a Wari Bateshar è costituito dalle abitazioni-fossato, dei piccoli fossati dove la gente di allora viveva; un tipo di abitazione che sembra risalire a più di 4.000 anni fa, e che è stato notato anche in siti archeologici di altri paesi, tra cui l'India e il Pakistan.