lunedì 26 marzo 2012

I villaggi d'acqua di Kampong Ayer

Si chiama Kampong Ayer ed è uno dei più grandi insediamenti umani del sud-est asiativo costruito interamente sull'acqua. Si tratta di una serie di villaggi, una quarantina in tutto, che vanno a costituire quello che solitamente viene detto "il villaggio d'acqua"; sono migliaia e migliaia di costruzioni costruite su delle palafitte in legno: case, scuole, moschee, ristoranti, un ospedale, collegate da un camminamento tutto in legno che si snoda tra i villaggi per una lunghezza totale di circa 40 km, e da una serie di ponti, anch'essi tutti in legno. Ma Kampong Ayer non è, come potrebbe sembrare, un quartiere povero di una grande capitale del sud-est asiatico, ma una zona della capitale del Brunei, Bandar Seri Begawan, dove le persone sembrano vivere bene, con elettricità, acqua potabile, connessione a internet, e tutti gli altri servizi indispensabili per condurre una vita dignitosa. Come ci si muove in Kampong Ayer? Con le barche-taxi naturalmente, che permettono ai cittadini dei villaggi d'acqua di spostarsi anche fuori dal quartiere, nelle altre zone della capitale, percorrendo il fiume Brunei. Per avere un'idea di cosa sia Kampong Ayer, è possibile vedere alcuni di questi video.

lunedì 19 marzo 2012

Le Gcwihaba Caves, nel nord-ovest del Botswana

Le Gcwihaba Caves sono un labirinto sotterraneo di grotte e piccoli tunnel collegati tra loro che si estende sotto il paesaggio collinare che si dipana intorno al villaggio di Xai-Xai, nel nord-ovest del Botswana. Queste grotte, che sono in realtà 6 diversi reti sotterranee collegate tra loro, sono particolari non solo per le loro dimensioni, ma anche per il tipo di formazioni rocciose che si possono incontrare. Stalagtiti alte fino a 6 metri, stalagmiti a forma di colonna che sembrano quasi messe lì per non far cadere le volte delle grotte, strati sedimentati di roccia uno sopra l'altra che sembrano quasi formare delle cascate di rocce, formazioni rocciose secondarie come le elictiti, le perle di cava e le cossiddette cannucce. Tutto questo e altro ancora si può incontrare camminando nelle Gcwihaba Caves. Inoltre in queste grotte sono stati trovati tantissimi resti archeologici e fossili, che testimoniano la presenza di insediamenti umani nella zona risalenti a migliaia e migliaia di anni fa. Per entrare nelle grotte, vi sono 2 accessi principali ma la più utilizzata come porta d'accesso è quella situata a nord. Per visitare questo affascinante mondo sotterraneo bisogna però lottare contro 2 possibili ostacoli: il basso ricambio d'aria che c'è all'interno delle grotte e la quantità considerevole di pipistrelli che si incontrano, che sono si innocui, ma che, al passaggio dei visitatori, iniziano a spostarsi da una parte all'altra della grotta, provocando un trambusto che può non lasciare tranquilli. Per iniziare a rendersi conti di cosa sono le Gcwihaba Caves, si possono iniziare a vedere queste immagini.

lunedì 12 marzo 2012

La fonte del fiume Buna e la casa derviscia

Nella cittadina di Blagaj, nel cantone dell'Erzegovina-Narenta, in Bosnia-Erzegovina, si trova un luogo che unisce natura e spirito. E' il luogo dove sorgono la fonte del fiume Buna e la casa-monastero dei dervisci. La prima sgorga da sotto una parete di roccia alta circa 200 metri, e regala ai visitatori un flusso ininterrotto di acqua limpida di 43.000 litri al secondo; la seconda è un luogo mistico, che fu fatto costruire nel XVI secolo da un sultano ottomano per religiosi dervisci, una corrente spirituale dell'Islam i cui seguaci cercano di vivere una vita ascetica caratterizzata dalla povertà e dal distazzo da passioni e ambizioni terrene. La casa-monastero sorge proprio a ridosso della parete rocciosa da cui sgorga l'acqua del Buna e al suo interno si trova un cortile dove i visitatori possono ristorarsi e godersi lo zampillare ininterrotto della fonte. Per chi volesse incominciare a vedere queste due attrazioni di Blagaj, una naturale e l'altra spirituale, qui è possibile vedere alcuni video girati lì, mentre queste sono alcune foto del luogo.

lunedì 5 marzo 2012

Gruyères, il borgo medievale che dà il nome al formaggio gruviera

E' un piccolo borgo medievale e dà il suo nome ad uno dei formaggi pià famosi. Il nome del borgo è Gruyères e il nome del formaggio è Gruyère, Gruviera in italiano. Gruyères è situato nel cantone svizzero Friburgo, a circa 800 metri di altezza, ed è abitato da meno di 2.000 persone. Data l'importanza del prodotto a cui questo borgo ha dato i natali, non poteva certo mancare la Maison du Gruyère, un caseificio-museo dove ci si può immergere nella storia, nei metodi di produzione e, soprattutto, nei sapori del noto formaggio locale; in realtà la Maison du Gruyère si trova appena fuori Gruyères, a Pringy, una località che si trova scendendo dalla collina dove è situata Gruyères; pare che questo caseificio produca una cinquantina di forme di gruviera al giorno; ovviamento in esso non poteva mancare anche uno shop dove far man bassa di formaggio e un ristorante dove mangiare soprattutto... si può immaginare cosa; per chi volesse visitare il caseificio-museo del gruviera, qui si possono trovare informazioni utili, mentre qui si può vedere un video sul museo. Ma oltre al formaggio e al suo museo, Gruyères è degno di una visita anche per il carattere pittoresco delle sue stradine, tutte pedonali, e di alcuni suoi palazzi, e per il suo castello, costruito verso la fine del XIII secolo d.C., che contiene anche un museo regionale, un museo d'arte e un bel giardino molto curato alle sue spalle. Per avere un'idea di come sia il piccolo borgo svizzero di Gruyères, qui è possibile vedere alcune foto.