lunedì 27 dicembre 2010

La Jairos Jiri Association, un aiuto per i disabili dello Zimbabwe

Jairos Jiri è stato un grande filantropo dello Zimbabwe. La sua vita è stato un lungo viaggio, iniziato e finito nel villaggio di Mutenyami, nel distretto di Bikita, nella provincia di Masvingo, nello Zimbabwe. Lì infatti Jairos Jiri è nato nel 1921, e lì è stato sepolto dopo la sua morte, avvenuta nel 1982. In mezzo una vita intensa con 18 figli avuti da più donne, ma soprattutto, una costante azione in favore dei disabili del suo paese. Azione che iniziò nel 1940, e prese forma una decina di anni dopo, quando fu fondata la Jairos Jiri Association a Bulawayo, la seconda città dello Zimbabwe. Un'azione che ha portato alla costruzione di centri di accoglienza, case e scuole per i disabili del posto, che spesso venivano rifiutati e gettati ai margini della società. A queste persone svantaggiate, in modo particolare a bambini e bambine, Jairos Jiri offriva un posto dove vivere e studiare, e, per i più grandi, lavorare. Con la sua associazione, iniziò a far produrre a queste persone oggetti artistici e d'artigianato, sculture, lavori d'intaglio e piastrelle, tutti lavori che essi poi vendevano e che servivano cosi per portare avanti le attività dell'associazione; in questo modo i disabili aiutati da Jairos Jiri potevano cercare di condurre una vita come tutti gli altri, pur con le difficoltà legate alla loro condizione. Con il passare del tempo i prodotti realizzati dalle persone accolte dall'associazione di Jairos Jiri furono sempre più conosciuti, sia dai turisti sia dalla popolazione locale, e circolarorono sempre di più nello Zimbabwe, e le attività dell'associazione si espanse, anche fuori dai confini dello Zimbabwe, fino ad avere una sua rappresentanza legale anche in Inghilterra. Attraverso l'attività lavorativa e artistica, Jairos Jiri offriva alle persone disabili dello Zimbabwe un modo per riscattarsi e poter condurre una vita dignitosa.

lunedì 20 dicembre 2010

Il South Luangwa National Park in Zambia

In Zambia vi sono diversi parchi naturali interessanti per lo spettacolo naturale e faunistico che offrono ai visitatori. Uno di questi è sicuramente il South Luangwa National Park, che si trova a circa 350 km a nord-est dalla capitale Lusaka, e che si estende per circa 9.000 km quadrati. I principali protagonisti di questo parco sono sicuramente gli animali che lo abitano, in primis gli elefanti, presenti in gran numero; ma poi vi sono un'altra sessantina di specie animali e circa 400 diverse specie di uccelli. Tra gli animali che si possono incontrare, vi sono i leopardi, i leoni, i bufali, le zebre, e, nei fiumi e nelle lagune, anche coccodrilli e ippopotami, questi ultimi anch'essi presenti in gran numero, dato che si calcola che ce ne siano circa 50 per ogni km del fiume Luangwa, il fiume intorno al quale si snoda il parco; e poi ancora, si possono ammirare 14 specie diverse di antilopi e le giraffe di Thornicroft's. Per quanto riguarda la vegetazione, d'estate il parco è caratterizzato da estese pianure verdeggianti, che d'inverno si trasformano in distese di boscaglia secca. Per chi volesse conoscere meglio il South Luangwa National Park, è possibile visitare questo sito, dove si possono trovare informazioni più approfondite su tutti gli animali che si possono incontrare nel parco, e informazioni utili su come raggiungerlo, su cosa si può fare al suo interno e su dove si può pernottare; qui invece si possono vedere alcuni video girati nel South Luangwa National Park.

lunedì 13 dicembre 2010

Ma'rib, la vecchia capitale del regno di Saba

Nello Yemen, a poco più di 170 km a est dalla capitale del paese, Sana'a, sorgono le rovine di una città tanto antica quanto gloriosa, ma da secoli abbandonata un po' a se stessa. E' Ma'rib, che fu la capitale del Regno di Saba, uno dei regni antichi più importanti in questa parte di mondo. Le origini di Ma'rib, che sorge sulla riva sinistra del fiume Dhana, sembrano antichissime; della sua costruzione si parla come di un processo che potrebbe essere addirittura iniziato nel II millennio a.C., per essere proseguito poi durante il I millennio a.C. Uno dei momenti di maggiore splendore della città, si toccò quando fu costruita, appena sopra la città, la famosa diga di Ma'rib, di cui ancora oggi rimangono dei resti. Questa diga era una grande opera ingegneristica, lunga centinaia di metri e alta circa 5 metri, e serviva per immagazzinare e incanalare l'acqua piovana che riempiva il fiume Dhana durante la stagione dei monsoni, in modo da poter irrigare i campi e permettere alle persone del posto di vivere in quell'area piuttosto arida. Questa costruzione, che poi fu distrutta definitivamente intorno al 575 d.C., permise a decine di migliaia di abitanti della zona di vivere in modo prospero. Oggi, al posto della vecchia diga, c'è una nuova diga, situata a qualche km dalle rovine di quella antica. Oltre all'agricoltura, la popolazione di Ma'rib, nei prosperi anni del Regno di Saba,viveva di commercio, in quanto la città era considerata un crocevia importante sulla via che portava l'incenso e le altre spezie dall'India al Mediterraneo. Oggi, nel luogo dove sorgeva l'antico villaggio di Ma'rib, sono rimasti alcuni resti dei templi dell'epoca, che, come tutto il villaggio, erano circondati da un muro di pietra con 3 portoni; sui tipici palazzi di fango con le finestrelle piccole e caratteristiche, si possono invece leggere alcune iscrizioni risalenti al Regno di Saba, che fanno respirare un'atmosfera di antichità e di fascino. La moderna città di Ma'rib è invece stata costruita a qualche km di distanza dai resti dell'antica capitale, e vive grazie alle recenti scoperte di giacimenti petroliferi della zona. Per iniziare a scoprire le rovine dell'antica città di Ma'rib, qui si possono vedere alcune immagini del posto, mentre su questa pagina si possono vedere dei video sulla città.

lunedì 6 dicembre 2010

La Baia di Ha Long, dove la natura ha giocato con la roccia

Lungo la costa nord-orientale del Vietnam, vicino al confine con la Cina, sorge una delle bellezze naturali più attraenti del paese del sud-est asiatico. Si tratta della Baia di Ha Long, un'area di circa 1.500 km quadrati, che si estende lungo più di 100 km di costa vietnamita, e che ha la particolarità di ospitare circa 2.000 isolotti calcarei, di cui la quasi totalià disabitati, che nascondono al loro interno delle grotte piene di stalattiti e stalagmiti. Alcune di queste piccole isolette hanno forme particolari, e anche il loro nome ricorda tali forme; è il caso dell'isola "Elefante", "Voi" in vietnamita, dell'isola "Artiglio da combattimento", "Ga choi" in vietnamita, e delle rocce bacianti, che sembrano raffigurare due musi di animali che si baciano. Tra tutte queste isole molto particolari, ve ne sono due abitate permanentemente: Tuan Chau e Cat Ba, che fungono anche da base per i turisti che vogliono fare i giri in barca per vedere gli isolotti della Baia. Oltre alle isole, nella Baia di Ha Long, vi sono anche delle comunità di pescatori "galleggianti", che vivono cioé su strutture galleggianti, e che vivono di pesca e di turismo. Interessante è la leggenda che sta dietro a questa Baia. Ha Long sono due parole che significano "mare" e "dragone" in vietnamita, e questo nome deriva appunto dalla leggenda che spiega l'origine del posto; secondo questa leggenda, durante la battaglia tra i vietnamiti e i cinesi, avvenuta molti anni fa, gli dei mandarono in soccorso dei vietnamiti dei dragoni, che iniziarono a sputare gioielli in mare; questi gioielli si trasformarono in rocce e andarono a costituire gli isolotti che oggi formano la Baia di Ha Long; i dragoni unirono poi quelle rocce per formare un muro difensivo, che permise ai vietnamiti di difendersi contro gli invasori cinesi; nella terra difesa da quel muro i vietnamiti formarono il paese che oggi è chiamato Vietnam, mentre il luogo dove si verificò la discesa in mare dei dragono è appunto chiamato Ha Long, il luogo dove "il dragone scende in mare". Per iniziare a godersi lo spettacolo degli isolotti della Baia di Ha Long, queste sono alcune immagini del posto, mentre qui si possono vedere alcuni video girati tra le isole.