mercoledì 18 luglio 2007
Yazd, la città dei seguaci di Zoroastro
Yazd è una città posta al confine tra i due deserti iraniani di Dash-e Lut e Dash-e Kavir. Essa interrompe la monotonia del deserto con le sue case color ocra, che hanno un elemento architettonico tipico nei badgirs, le torri del vento, che servono a tenere fresche le abitazioni. Queste torrette catturano l'aria, la incanalano in profondità prima di portarla nelle stanze, producendo cosi una fresca ventilazione all'interno dei locali. Un altro elemento caratteristico di Yazd sono le immense cisterne per l'acqua, sormontate da cupole, esempi perfetti di costruzioni del deserto, fatte con mattoni di terracotta e di paglia essicata. Ma l'aspetto forse più interessante di Yazd è il fatto di essere il centro più importante per i seguaci di Zoroastro, che in questa città sono più di un migliaio. Nel centro della città sorge il tempio zoroastriano di Atashkadeh, in cui viene custodito il fuoco eterno, un fuoco che, a detta degli zoroastriani, brucia ininterrottamente dal 470. Il fuoco per gli zoroastriani è principio di vita, e, come gli altri 3 elementi vitali, terra, aria e acqua, va difeso dalle impurità. L'entrata del tempio è sormontata dall'immagine alata di Zoroastro che tiene in mano un anello, simbolo del verbo sacro di Zoroastro, un dono che egli porge a tutti coloro che lo vogliono predicare. A circa 15 km da Yazd sorge un altro monumento caro agli Zoroastriani, le cosidette Torri del Silenzio. Qui i sacerdoti portavano i corpi dei defunti, che venivano posti in cima alle torri per essere spolpati dagli avvoltoi e dagli uccelli rapaci che ne mangiavano le carni. Quqesto perché le carni dei defunti erano considerate impure, e quindi i defunti, prima di essere sepolti nella terra, dovevano essere "ripuliti" delle loro carni. A Yazd si consiglia di visitare anche la bella Moschea del Venerdi, ricoperta di mosaici e con due minareti che sono tra i più alti di tutto il Paese. Su questo sito si possono raccogliere altre informazioni su Yazd.
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