giovedì 17 maggio 2007

Nelle aride campagne del Sertão

Il suo nome si porta dentro la rudezza del suo clima e del suo paesaggio. Sertão infatti deriva probabilmente dal portoghese desertão, che vuol dire "grande deserto". Questa regione del Nordest del Brasile è infatti una delle zone più aride del Paese, dove la temperatura rimane grossomodo sempre sugli stessi livelli, livelli decisamente tropicali, data la sua vicinanza all'equatore. Nel Sertão gran parte della vegetazione ad alto fusto non c'è più e la presenza vegetale più caratteristica è il bioma della caatinga, che consiste principalmente di cespugli bassi e contorti, adattati a questo clima estremo. Alcune specie originarie della caatinga sono divenute piante da coltivazione, tra cui v'è il caju, il cui seme è la famosa castagna del caju, meglio nota in italia come anacardo. La gente del Sertão è forte, tenace, abituata a soffrire e lottare contro le durezze del clima, e che fa delle realtà associative il suo punto di forza. Qui infatti pullulano le associazioni, le comunità e le organizzazioni che lavorano per dare condizioni di vita più degne a ciascuno. Un esempio di "opere comunitarie" sono le cosidette aguadas, piccoli bacini di raccolta dove l'acqua piovana, principale risorsa idrica della regione, viene raccolta e si conserva maggiormente senza evaporare. E ogni giorno donne e uomini in processione vanno alle aguadas a lavare i panni o a prendere l'acqua per portarla a casa, per gli animali e per l'uso casalingo. A volte le persone fanno km e km ogni giorno per andare e tornare dalle aguadas.

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