Uno dei siti archeologici più interessanti del Marocco è quello di Lixus, una vecchia città fenicia conosciuta dagli abitanti della regione sotto il toponimo di Tchemich. Plinio nei suoi scritti presenta Lixus come la più antica colonia fenicia del Mediterraneo occidentale. Il materiale fenicio rinvenuto durante gli scavi mostra come molto probabilmente l'insediamento fenicio occupasse quasi tutta l'acropoli e le sue alture orientali. La ricchezza e la varietà del materiale trovato suggerisce anche la notevole importanza strategica che questo sito doveva giocare come porta aperta ai circuiti commerciali del Mediterraneo.
A partire dal III secolo A.C. la città di Lixus conoscerà uno sviluppo urbano importante testimoniato dal quartiere abitativo delimitato dalle cinta mauritaniane. Verso la fine del primo secolo A.C. la città assistette ad una fase di notevole prosperita’ urbana.
Questa prosperita e’ manifestata dalla ricca decorazione attestata da resti di rivestimento dipinto scoperto su diversi muri. Sotto il regno di Juba II e di suo figlio Ptolerneo, Lixus conobbe un periodo di prosperita’ e di sviluppo urbano senza precedenti, che si manifesto’ con il complesso della zona dei templi. Sotto il regno dell’imperatore Caludio Lixus divenne colonia romana e nuovamente si ebbe un notevole sviluppo economico e urbano della citta’. La citta’ si doto’ in questo periodo di diversi monumenti pubblici, come teatri, anfiteatri, terme etempli) e le case private si arricchirono di affreschi e di mosaici, come quello di Marte e Rhea, quello delle tre Grazie, e quello d’Helios. Alla fine del III secolo e nel IV secolo la città si piegò su se stessa con la costruzione di una cinta che ridusse della meta’ la superficie inizialmente abitata.
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