Noto, che, nonostante conti solo poco più di 23.000 abitanti, è il comune più grande della Sicilia in termini di estensione, ospita uno dei più interessanti esempi di arte barocca presente nel nostro Paese. E' la Chiesa di San Nicolò, detta anche la Cattedrale di Noto, la cui costruzione iniziò nel 1693 sul pendio del Meti con una semplice baracca. Da allora la Cattedrale di Noto ha subìto ampliamenti, distruzioni, ricostruzioni e ampliamenti, fino all'ultima ricostruzione dopo il crollo della cupola e di due navate nel marzo del 1996. Un'imponente scalinata porta dalla piazza del Municipio al portale in bronzo della Cattedrale, su cui è raffigurata la vita di San Corrado Confalonieri, santo patrono di Noto. All'interno della Chiesa, in una cappella di fondo, è situata la cinquecentesca Arca argentea del Santo Patrono, e nelle cappelle laterali si trovano un San Michele del Gagini e una Madonna col Bambino del XVI° secolo, provenienti da Noto Antica. La seconda cappella della Cattedrale è dedicata al SS. Sacramento ed è adornata da raffinati stucchi, opera dello scultore Giuliano da Palazzolo.
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