venerdì 18 maggio 2007

La Rocca albornoziana, Museo Nazionale di Spoleto

Domina Spoleto dall'alto la Rocca albornoziana, oggi sede del Museo Nazionale di Spoleto. La sua costruzione iniziò alla fine del 1359 con l'intento di pacificare e rafforzare le terre della Chiesa, compito che il Papa Innocenzo VI affidò al cardinale Albornoz. Fino all'inizio del Cinquecento, l'edificio fu teatro degli avvenimenti più rilevanti della città, ospitando i maggiori personaggi del tempo, tra cui Bonifacio IX, che vi soggiornò nel 1392, e Lucrezia Borgia, mandata qui diciannovenne dal padre, papa Alessandro VI, per allontanarla dal marito Alfonso d'Aragona. La prima porta della Rocca è ornata di stemmi di Clemente VIII e della famiglia Aldobrandini, e conduce, attraverso un viale rettilineo, alla monumentale porta del Bastione, sulla cui fronte sono visibili gli stemmi di molti pontefici che qui risiedettero. La pianta è formata da un rettangolo allungato ed è attraversata, nel senso del lato corto, da un corpo di fabbrica che dà origine a due rettangoli minori, diseguali, che costituiscono i due cortili. Alle estremità del corpo maggiore e del braccio trasversale si innestano sei possenti torri. Tra queste notevole è la torre maestra, più alta e possente delle altre, collocata nel mezzo del lato lungo verso la città. Il complesso monumentale si compone in due aree ben distinte: il Cortile d'onore e il Cortile delle armi. La prima accoglie il Museo nazionale del Ducato, costituito di materiali dei secoli IV e XV, provenienti dalle collezioni civiche. Inoltre, il salone centrale ha una funzione di Sala polivalente potendo ospitare mostre temporanee, concerti, convegni. La seconda area ospita un Teatro all'aperto che può accogliere fino a 1200 spettatori.

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