Per chi ama lo zafferano, quell'"oro giallo" che non solo insaporisce i cibi, ma ha anche proprietà curative, essendo disintossicante e depurativo, è consigliabile un itinerario intorno all'Aquila, in Abruzzo, che attraversa le aree di coltivazione e produzione di questa spezia.
In particolare tappe d'obbligo sono l'altopiano di Navelli, 760 metri a sud dell'Aquila, e la valle del Sagittario, a Cocullo, a nord-est di Navelli.
Il periodo migliore è certamente l'autunno, quando i piccoli stimmi rossi del fiore si colorano di viola, tingendo i campi. Si possono allora ammirare i contadini che ripetono fatiche e gesti millenari: nelle ultime ore della notte, quando lo zafferano sprigiona al massimo il suo profumo, raccolgono uno a uno i fiori, che vengono poi separati manualmente, incisi con l’unghia ed essiccati nello stesso giorno in cui sono stati raccolti. E’ davvero un momento di grande suggestione.
Informazioni utili si possono trovare sul sito del Consorzio per la tutela dello zafferano dell'Aquila.
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