Dalla vita nomade che conducevano un tempo, oggi i mapuche sono costretti a una vita sedentaria.
La maggior parte di loro vive di agricoltura, anche se l'86% delle loro famiglie ormai ha meno di 3 ettari di terra da coltivare, quello che basta per nutrirsi.
Nonostante la zona del Cile dove risiedono i mapuche sia fertile, i molti anni di coltivazione l'hanno resa sterile e questo ha aumentato la povertà e alzato la mortalità infantile.
I mapuche fanno fronte alla povertà crescente con il loro spirito fiero e il grande amore per la loro terra. Essi ritengono infatti che non è la terra ad appartenere a loro ma sono loro ad appartenere alla terra che li accoglie.
I mapuche del Cile sentono una forte responsabilità nei confronti della propria famiglia e della propria comunità, e un tempo le famiglie vivevano unite in comunità più grandi, cosa che oggi non è più possibile a causa della povertà che afflige le loro famiglie e che spinge alcuni componenti della famiglia ad andare addirittura a vivere lontano nelle grandi città commerciali come Santiago e Temuko per trovare lavoro e guadagnare dei soldi da portare poi ai propri famigliari.
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