sabato 4 agosto 2007
La regione Dhofar, ricca di vegetazione, di storia e di cultura
La regione più meridionale dell'Oman si chiama Dhofar, ed è la regione più verde e lussureggiante del Paese, perché lambita dal monsone di sud-ovest. La regione va dalle verdi montagne dell'entroterra, buoni per i pascoli di capre e cammelli, alla costa battuta dalle onde del Mar Arabico, passando per la pianura ricca di verdi vallate, piantagioni tropicali che elargiscono generosamente frutti quali cocco, mango, papaya e banane. La città più grande della regione è Salalah, sviluppatasi tra il X e il XV secolo come centro delle rotte commerciali lungo la costa, e che contiene 3 suq: Al Haffa (il vecchio suq), il suq Dorato e il suq Nuovo, dove è possibile acquistare il prodotto tipico di questa regione: l'incenso. Questa zona è ricca infatti dei piccoli, ramificatissimi e selvatici alberi del Lubàn (Boswellia), da cui si ricava la resina dell'incenso. A ovest della città si trovano le sue spiagge, delle distese di sabbia bianca lunghe svariati km. Altri luoghi di interesse di Salalah sono le 14 impronte del cammello sacro del profeta Saleh, situate nel viale 23 luglio, e le rovine dell'antica città di Dhufa, fondata tra il XII e il XVI secolo su un'isola formata da due torrenti che correvano paralleli lungo la costa. Queste rovine si trovano nel sito archeologico di Al Baleed, nel distretto Haffa della città, e tra essi risaltano i resti di una grande moschea, palazzi, edifici e tombe. La regione del Dhofar è molto interessante anche per la sua storia e la sua cultura. Da visitare sono i siti archeologici di Khor Rouri, moderna ubicazione dell’antica città-porto di Sumhuram, fondata nel I secolo a.C. e abbandonata alla fine del III secolo. In località Jabel Ittin, a nord-ovest di Salalah, sorge la tomba di Nabi Ayoub Job, un uomo arabo pio identificato con il Giobbe dell'Antico Testamento. La città di Marbat, a 68 km da Salalah, ora famosa per l'esportazione di pesce secco, in passato era famosa per l'allevamento e l'esportazione dei cavalli, tant'è che il suo nome deriva da Marbat Al Khail, che significa "luogo dove vengono legati i cavalli". Da non perdere anche Teyq, una delle più ampie doline del mondo, lunga 1 km e profonda circa 250 metri, il parco di Wadi Darbat, e le isole di Halaaniyaat, un arcipelago di isole a circa 50 km dalla costa di Hasik, luogo ideale per fare birdwatching, a causa della vasta varietà di uccelli migratori che ospita.
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