giovedì 9 agosto 2007
In barca lungo il fiume Paraguay
Lo scrittore paraguaiano Augusto Roa Bastos ha definito il suo paese "un'isola circondata dalla terra". Questo perché una superficie compresa tra il 30 e il 40% del Paraguay è costituita principalmente da acqua. Gran parte di quest'acqua è quella che scorre nel fiume Paraguay, la principale arteria fluviale del Paese, che nasce in Brasile e attraversa il Paraguay dividendolo in due regioni: la regione occidentale, chiamata Chaco, con i suoi terreni salati e i suoi fiumi del corso incerto, che si perdono spesso in paludi e acquitrini, e la regione orientale, nota come Paranena. Il nome di questo fiume è probabilmente di origine guaraní e starebbe a significare fiume dei payaguás: il sufisso ay significa infatti fiume, mentre il termine para deriva probabilmente da payaguá, nome che i guaraní davano ai membri alla etnia pampida del Chaco e dell'attuale Paraguay orientale che nel secolo XVI abitava la zona di conflueza dei fiumi Paraná e Paraguay. Il fiume Paraguay non ha lungo il suo percorso dighe e quindi è navigabile per una lunga distanza, seconda solo al tratto navigabile del Rio delle Amazzoni. Il primo a percorrere questo fiume fu il navigatore italiano Sebastiano Caboto, nel 1524. Il fiume oggi costituisce una via navale e commerciale importante per il Paraguay perché, in questo paese senza sbocco sul mare, garantisce il vitale collegamento con l'oceano Atlantico. Serve molte città importanti come Asunción e Concepción, e costituisce una fiorente risorsa economica anche per i poveri pescatori che vivono lungo le sue sponde, che vivono mangiando e vendendo il pesce pescato nel fiume. Inoltre è un'importantissima fonte idrica per l'irrigazione delle terre paraguayane, anche se le inondazioni periodiche del fiume impediscono una coltivazione intensiva della terra. Ed è proprio questa difficoltà nella coltivazione che ha fatto si che le terre lungo il fiume Paraguay ospitassero uno degli ecosistemi più ricchi al mondo. Per attraversarlo in barca si consiglia di fare riferimento a una delle numerose missioni stanziate lungo il corso del fiume, dove suore e missionari sono solite a utilizzare barche per spostarsi lungo il fiume da un villaggio all'altro. L'attraversamento del fiume offre paesaggi e atmosfere incantevoli, permettendo di passare in mezzo a zone di natura selvaggia e incontaminata, dove nessun essere umano è ancora riuscito a insediarsi.
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