lunedì 10 ottobre 2011
Il cimitero allegro di Sapanta
Cimitero allegro è un ossimoro che sembra quasi impronunciabile, perché sembra un tentativo inammissibile di prendersi gioco della gravità di quella cosa cosa che gli esseri umani non vorrebbero mai che arrivasse, la morte. Eppure questo ossimoro viene usato per definire un cimitero che esiste sul serio, in Romania, nel distretto di Maramures, a pochi chilometri dal confine con l'Ucraina, nel villaggio di Sapanta, che in realtà si dovrebbe scrivere Săpânţa. Perché questa definizione per il cimitero di Sapanta? Perché sulle tombe si trovano scritte barzellette, frasi divertenti sulla vita del defunto, e piccole poesie scritte in prima persona, come se fosse state scritte dal defunto stesso; perché nel cimitero si cammina in mezzo a croci dipinte con colori vivaci, in particolar modo con un blu caratteristico della zona, chiamato Sapanta blu; ogni croce è diversa dalle altre e su di essa sono dipinte immagini che rappresentanto una caratteristica particolare della personalità o della vita del defunto. Colori vivaci e epitaffi umoristici trasmettono quindi al visitatore del cimitero di Sapanta non tristezza o nostalgia, ma felicità e gioia di vivere. Il tutto deriva dalla tradizione della popolazione che abita e che ha abitato in passato questa regione, tradizione in cui la morte era vista non come la fine di qualcosa di bello, ma come un inizio di qualcosa di bello. Certo, che la morte possa essere considerata un inizio e non una fine è un concetto che ricorre anche in altre tradizioni, ma qui, nel cimitero di Sapanta, questo concetto sembra trovare applicazione pratica. Chi ideò questo cimitero si chiamava Stan Ioan Patras, che mortì nel 1977, 42 anni dopo aver inciso la prima croce del cimitero di Sapanta; chissà cosa suggerì per il suo epitaffio... Per avere un'idea di quello che si può trovare nel cimitero allegro di Sapanta, cliccando qui, e poi sul numero 2 della pagina su cui si atterra, si possono trovare due esempi di testi (in inglese) presenti nel cimitero, e un immagine di una delle croci colorati; altre immagini si possono trovare qui, mentre qui si possono trovare dei video girati nel cimitero.
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