martedì 8 luglio 2008

I pigmei Aka della Repubblica Centraficana, indifesi contro le discriminazioni

Nella regione sudoccidentale della Repubblica Centraficana vive una delle comunità di pigmei più antiche dell'Africa. Sono gli Aka, un popolo seminomade che vive, e ha sempre vissuto, in mezzo alla foresta tropicale, loro habitat naturale. Essi sono organizzati in piccoli gruppi costituiti da qualche decina di persone, e si spostano all'interno della foresta, che offre loro il necessario per vivere: la selvaggina, cacciata principalmente dagli uomini, e frutti, tuberi, bacche e insetti commestibili, raccolti soprattutto dalle donne. Le loro abitazioni sono delle specie di igloo costruiti intrecciando tra di loro rami e foglie. Gli Aka hanno conservato fino ad oggi il loro stile di vita e l'organizzazione sociale che caratterizza la loro comunità, ma negli ultimi decenni hanno visto crescere varie forme di discriminazione nei loro confronti. La deforestazione, finalizzata allo sfruttamento del legname pregiato, contribuisce ad eliminare progressivamente il loro habitat naturale privandoli dei mezzi necessari per la loro sussistenza; la discriminazione dei vicini Bantu, abitanti di colore della Repubblica Centraficana, che tendono a sfruttare gli Aka nelle loro coltivazioni agricole, nelle loro miniere o nelle loro segherie, sottopagandoli o dando loro come ricompensa solo alcool e sigarette; l'indifferenza del governo della Repubblica Centraficana, che spesso non riconosce per gli Aka gli stessi diritti che spettano agli altri cittadini centraficani, e quindi non li protegge. Molti Aka non risultano presenti nei registri comunali, non hanno documenti di identità e tessera elettorale, e non hanno accesso alle medicine e alla scuola; lo sfruttamento turistico dei loro costumi e delle loro tradizioni, che li rendono sempre più solo "fenomeni da circo". I pigmei Aka stanno diventando cosi sempre più poveri e sempre più esposti a malattie e infezioni, spesso mortali. Essi hanno un'aspettativa di vita di circa 40 anni e la loro mortalità infantile è tra le più alte del continente africano. Una delle più belle eredità che continuano a trasmetterci gli Aka è la loro arte canora e musicale. Essi hanno infatti sviluppato una tradizione polifonica di ottima qualità, e i cantanti sono capaci di produrre una incredibile varietà di toni. Musica, canto e danza costituiscono momenti centrali della loro vita quotidiana, e ricorrono soprattutto nei rituali che si celebrano in occasione dell'inaugurazione di nuovi insediamenti, in occasione delle battute di caccia o durante i funerali. Per conoscere meglio i pigmei Aka della Repubblica Centraficana, queste sono alcune immagini che li ritraggono.

Nessun commento: