lunedì 16 aprile 2012

Il tempio di Ateshgah, la casa del fuoco

In persiano atash gah, vuole dire casa del fuoco, atash sta per fuoco e gah sta per letto, da cui casa. Da questa parola deriva il nome di un tempio dell'Azeirbagian, chiamato appunto tempio di Ateshgah. Ma perché questo nome? Perché il tempio sorge in una zona talmente ricca di gas naturale e petrolio che il fuoco si genera spontaneamente dalla terra, impregnata di questo gas e di questo petrolio. E ancora oggi le fiamme di Ateshagh ardono ai 4 angoli del tetto. Il tempio, e l'intero complesso di edifici religiosi che lo circondano, furono costruiti a partire dal XVII secolo, ma questa zona dell'Azerbaigian, dove sorge oggi il villaggio di Surazany, è stato un centro religioso per millenni. E oggi, dopo la sua chiusura come luogo di culto e di permanenza di monaci e pellegrini, forse dovuta alla costruzione lì vicino di impianti per l'estrazione del gas e del petrolio, tutto il complesso di Ateshgah è diventato un museo. Il tempio, situato al centro del complesso, ha conservato la sua struttura quadrangolare e la sua cupola a forma di cipolla, e contiene diverse iscrizioni in sanscrito e in punjabi, un'antica lingua della regione del Punjab, in India e Pakistan. Per chi volesse iniziare a vedere il tempio di Ateshgah virtualmente, queste sono alcune foto, mentre qui si possono vedere dei video girati lì.

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