lunedì 6 febbraio 2012

La leggenda di Jeddah, seconda città dell'Arabia Saudita

Interessanti le voci che circolano intorno al nome della seconda città dell'Arabia Saudita, Jeddah. C'è chi sostiene che questo nome derivi da un termine che significava spiaggia, e questo dipenderebbe dalla posizione di questa città, situtata lungo le coste del Mar Rosso. Ma in realtà, nella lingua araba, spiaggia oggi si dice shati, parola che non sembra avere molto a che vedere con quella che indica la seconda città dell'Arabia Saudita. Ben più interessante, e forse anche più linguisticamente fondata, sembra essere la seconda ipotesi, o meglio, la seconda leggenda che spiega l'origine del nome di questa città. Secondo questa leggenda il nome Jeddah deriverebbe alla città dal suo ospitare la tomba di Eva, nonna dell'umanità; e guarda caso, nonna in arabo si dice jadda, con un'assonanza che non può sfuggire con il nome della città. Pare addirittura che questa leggenda avesse talmente attaccato in zona, che le autorità religiose della città furono costrette, nel 1975, a sigillare con il calcestruzzo quella che si credeva essere la tomba di Eva per evitare che i fedeli wahabiti si radunassero a pregare su di essa, rischiando di commettere il grave peccato dell'idolatria. Detto questo, per essere completi, bisogna anche dire che Jeddah si può scrivere o dire anche Jedda, Gidda, Jidda o Jiddah, ma sempre lì andiamo a parare, alla nonna dell'umanità. E la presenza della sua tomba, anche se solo leggendaria, contribuisce non poco all'importanza di questa città. Per chi fosse interessato a visitare il luogo dove si trova questa leggendaria tomba, l'indirizzo è 7695 Old Makkah Road, nel quartiere di Al Ammariyah, mentre qui si possono vedere alcune foto della tomba.

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