lunedì 13 luglio 2009

Ghadames, l'oasi libica tra il Sahara e il Mediterraneo

Con le sue casette bianche e color sabbia, addossate l'una all'altra, Ghadames è uno dei gioielli più belli della Libia. Qui, vicino al confine con Algeria e Tunisia, sorgeva in antichità un'oasi che faceva da ristoro per tutte le carovane di nomadi e di commercianti che attraversavano il deserto del Sahara. Secondo la leggenda, Ghadames, che in antichità si chiamava Cydanus, nacque proprio in seguito alla scoperta, circa 5.000 anni fa, della sorgente Ain El Fersa da parte dei cavalieri della tribù di Nemrod. E qui furono costruite le prime casette che hanno mantenuto ancora oggi l'aspetto che avevano secoli fa. Tra le case, piccole viuzze ombrose e fresche permettono la visita della città e sfociano, talvolta, in piccole piazze dove un tempo le persone si incontravano per effettuare i loro scambi commerciali o, più semplicemente, per parlare e per condividere un momento di fresco ristoro. Al centro della città, costruita quasi ad imbuto, un florido palmeto che elargisce a tutti i suoi datteri. Le casette originariamente erano generalmente a 3 piani, con stanze-magazzino al piano terreno, la stanza principale della casa al primo piano e, sopra, tutte le camere da letto e la zona per le donne della casa. La parte più antica della città oggi è disabitata e viene rivissuta solo in occasione del Festival di Ghadames, in ottobre, quando gente locale, nei loro costumi tipici, fa da guida ai turisti nei quartieri della città vecchia. Uno dei patrimoni culturali più importanti della città è la lingua che si parla lì, un particolare dialetto berbero che non si parla da nessun'altra parte. Per conoscere meglio Ghadames, queste sono alcune immagini della città, mentre questi sono video girati lì.

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