venerdì 18 maggio 2007

La Noto antica

A soli 10 km dalla Noto moderna, sorge la Noto antica, dove i primi insediamenti umani risalgono addirittura all’Età del Bronzo Antico (XVIII - XV sec. a.C.). La vecchia città è andata in gran parte distrutta a causa del terremoto del 1693, ma rimangono ancora alcuni siti che vale la pena visitare. Tra questi i resti dell'imponente cinta muraria della città e del Castello Reale, la Porta della Montagna, le necropoli sicule del IX e VIII secolo a.C., la Grotta del Carciofo, una catacomba ebraica, la Grotta delle Cento Bocche, una catacomba bizantina, i resti del Ginnasio Greco, l'area archeologica di Eloro, l'antico centro fondato dai Siracusani nel VII sec. a.C., il santuario extra-urbano dedicato a Demetra, l'Eremo di Santa Maria della Provvidenza, ricostruito dopo il terremoto del 1693, l'area sacra, i resti dell'Agorà e del teatro. Nella Piazza Maggiore sorgeva invece il cuore della città nel '500, abbellito da fontane artistiche, e in particolare da quella con la statua del Laocoonte, opera pregevole dell’architetto netino Don Giovanni Manuella.

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